12.30.2008

marble molt

Askew it itches
drought-stricken illusion
of a drowning rebirth
waiting for
a wrist to wrench.

I've seen the grinding
fingers of time
setting the next molt
on the daily sprain
of twilight.

A cynical
severed hand
wears in the rain
as morbid marble in the shade,

while flowers fade to make fruits
and fruits rot to make earth.

12.23.2008

TERREMOTO!

Che strana sensazione dare in diretta questa notizia.
Me ne stavo al pc a lavorare e ha cominciato a ballarmi la sedia sotto il culo.
E voi, l'avete sentito il terremoto?

12.22.2008

12.17.2008

IL MAGNOLIA RISPONDE A “IL GIORNALE”

Riporto il comunicato del Circolo Arci Magnolia di Milano.
Per saperne di più, visitate il blog di Adriano Barone.

IL MAGNOLIA RISPONDE A “IL GIORNALE”.

C'è un’Italia che vuole restare indietro. Non ha un solo colore, non ha una sola bandiera, ma un semplice obiettivo: condannare il paese alla palude nella quale si è messo con le proprie mani – a quell'eterno sterile e ammuffito scontro tra destra e sinistra, come fossimo ancora tutti quanti nei corridoi di un'università nel 1976. E' un harakiri che non stupisce: dietro le scrivanie di oggi ci sono gli anni di piombo di ieri, e piuttosto che scoprire che le nuove generazioni non hanno più nessuna voglia di spaccarsi le teste in nome di un cineforum o del giornale sotto braccio, molti preferiscono riaccendere la fiammella con l'arma vecchia della menzogna.

Che la usi la politica, è una prassi a cui tutti siamo ormai abituati. Che la usino i giornali è una novità a cui ci stiamo amaramente abituando ma alla quale non vogliamo rassegnarci. Questa mattina il Giornale titola in prima pagina "è ora che i Circoli Arci paghino le tasse". E continua: discoteche, ristoranti, palestre, saune e perfino locali hard spacciati per centri culturali. Seguono due pagine di inchiesta, con un ampio spazio sul circolo di cui sono presidente – l'Arci Magnolia di Segrate. Come si diceva - che i giornali sembrino oggi poter fare a meno delle basi stesse del giornalismo, non è più un fatto che dia scandalo. Quindi non ha probabilmente più senso stupirsi della mancanza di un contradditorio o indignarsi per le falsità disseminate da Paolo Beltramin. A nulla servirebbe infatti replicare punto per punto alle bugie portate come prove schiaccianti alla tesi per la quale i Circoli Arci non avrebbero più – o non avrebbero mai avuto – senso d'essere. Paolo Beltramin non si preoccupa neanche di risultare inattaccabile, sicuro come sarà di una folla esultante al grido di "era ora che qualcuno lo dicesse". Quasi sembra compiacersi della sua condotta giornalistica: titola "gin a 7 euro e zero scontrini" parlando di una sua folle serata al Magnolia venerdì 12 ottobre. Il fatto che il Magnolia fosse chiuso il dodici ottobre e che prezzi e informazioni siano assolutamente falsi non è certo cosa che gli interessi.

Quello che gli preme da dentro è un risentimento antico, è una parola che gli rode il fegato: cultura. Questo è il suo modo di rifarsi oggi: far credere a una società ormai adulta che la cultura sia un fatto di sinistra, che voglia dire solo dibattiti noiosi, cineforum in lingua originale e discussioni su registi polacchi di cui non si sa scrivere il nome. Evidentemente, Paolo Beltramin non ha mai capito cosa diavolo fosse questa cultura di cui la gente si riempiva la bocca. Per sfortuna sua e fortuna dell'Italia, le nuove generazioni lo hanno capito. Cultura vuol dire condivisione di valori e discussione degli stessi, vuol dire spazi e possibilità di espressione, vuol dire musica, libri, mostre, danze, vuol dire – alla lettera – tutto ciò che non è natura, istinto, impulso. Il Circolo Magnolia è un centro di cultura da quattro anni, e lo ha dimostrato a migliaia e migliaia di milanesi – così tanti da esser certi che tra essi vi siano in abbondanza lettori de Il Giornale – che da sempre offre spazio e spalla alla diffusione degli eventi stessi del circolo. A Paolo Beltramin certo fa comodo continuare a figurarsi la cultura come una cosa di sinistra, ma all'Italia farebbe più comodo che la cultura fosse una cosa di tutti.

Ovvero, quello che si propone da sempre il Magnolia: una programmazione culturale ampia e variegata che possa fungere da faro per i giovani e meno giovani lombardi, un'alternativa all'intrattenimento bieco e vuoto di gran parte dell'industria della notte, prezzi bassi se non bassissimi (perdonaci Paolo, ma quando hai chiesto ai tuoi amici di prenderti un gin tonic, devono essersi intascati un paio di euro), un impegno costante nel dar spazio alle band locali, un impegno costante nel cercare soluzioni ragionevoli per l'ambiente (i pannelli fotovoltaici per alimentare l'intero circolo), per chi ci lavora (tutti gli utili del circolo vengono riutilizzati per assumere il personale) e per tener lontano chi lo frequenta da strade pericolose (al Magnolia il servizio d'ordine rende impossibile lo spaccio che in altri locali è una triste abitudine). Tutto ciò pagando le tasse e i contributi per ogni persona coinvolta nella gestione stessa del locale. Col particolare, volontariamente omesso da Paolo, che ogni utile di un Circolo Arci dev'essere reinvestito in attività culturali e ricreative, rendendo di fatto impossibile l'arricchimento che l'inchiesta si propone di denunciare.

E' triste dove rispondere alle accuse quando sono tanto sconnesse e zoppicanti da non meritare attenzione, come non meriterebbe attenzione all'alba del 2009 chi ancora crede che la musica elettronica sia sinonimo di corruzione e malvagità, chi ha paura del nuovo perché ha sempre vissuto avendo paura. E' triste ma necessario. E non per far cambiare idea a chi dovesse imbattersi nella gloriosa inchiesta di Beltramin, ma per banale tributo alla verità – una dea che ha sempre meno fedeli tra i giornalisti. D'altronde, i nemici della cultura – a destra come a sinistra – hanno la testa troppo dura e quadrata per poter capire che la terra è rotonda.

Al contrario, quelli che avranno in mano il mondo dopodomani, e che oggi frequentano in massa il Circolo Magnolia, avranno condiviso a tal punto i valori di tolleranza, ospitalità, uguaglianza, democraticità e felicità che da sempre professiamo, da rendere inutili repliche come questa.

Nelle due pagine ci sono una decina di articoli dedicati all'ARCI, ma ce n’è uno tutto per noi e questo mi galvanizza perchè se una testata nazionale come "Il Giornale" ci dedica tanto spazio vuol dire che qualcosa di buono abbiamo pur fatto.
Le inesattezze partono proprio dal titolo e proseguono nell’analisi della parte fiscale. E mi domando se prima di fare certe affermazioni un giornalista de "IL Giornale" per eccellenza si sarà preparato in materia fiscale per scrivere tali fesserie.
Sicuramente sarà informato sul fatto che al Magnolia ci sono 11 persone assunte a tempo indeterminato, che pagano contributi (quali altri locali di stampo commerciale a Milano hanno 11 assunti?).
Sicuramente saprà che l'associazione non ha un debito o finanziamenti a carico.
Sicuramente saprà che ha investito tutti gli utili in attività di promozione sociale, che sponsorizza una squadra di calcio di Clownterapia (AVS), che ha versato da poco un contributo di 5000 euro per la costruzione di una casa famiglia a Segrate (amministrata dal centro-destra), che collabora con i Servizi alla Persona del comune stesso, ospitando gli anziani nel periodo estivo.
Sicuramente saprà che ogni anno il Circolo Magnolia si sottopone alla verifica della Commissione Provinciale di Vigilanza che certifica l’idoneità delle strutture per la licenza di pubblico spettacolo.
Sicuramente saprà che in questi anni ci sono stati controlli ed ispezioni di Polizia Locale, NAS dei Carabinieri e Siae che non hanno riscontrato alcuna anomalia e irregolarità, a differenza dell’inchiesta del nostro Paolo Beltramin.
Sicuramente saprà che lo spazio, per cui paghiamo regolare canone, affidatoci 4 anni fa dall’attuale Amministrazione Provinciale, era in completo stato di degrado perché praticamente inutilizzato durante l’Amministrazione Colli.
Sicuramente saprà che sta lavorando per investire tutti gli utili su pannelli fotovoltaici e progetti di ecologia.
Ma sicuramente lo saprà, visto che proprio il suo giornale ci cita nella pagina degli spettacoli praticamente ogni settimana, che gli spettacoli teatrali, cabaret, dj set, concerti, liscio per anziani ecc. a differenza di tutti i locali di Milano hanno un costo contenuto se non gratuito; saprà che proponiamo circa 250 spettacoli di diverso genere all'anno, che abbiamo 4 corsi di formazione nel campo della musica, spettacolo ecc...
Ma questo lo sa di sicuro Paolo Beltramin! E allora come si permette di paragonarci all'Hollywood (con tutto il rispetto parlando), come può scrivere un articolo del genere, con inesattezze e falsità, come si permette di screditare un posto come il Circolo MAGNOLIA?


Il presidente Ass. Arci Magnolia
Andrea Pontiroli

12.15.2008

The Great Shoe Assault to George Bush

All around the world, some good journalists still survive.



Interessante, per inserire la visita a sorpresa - e in incognito - di Bush in Iraq in un quadro geopolitico preciso, l'analisi di Vittorio Zucconi.

12.12.2008

ti sono nemico

Il cuore scuro del tempo
dorme, e pulsa come un incubo
crudele
nelle tue notti insonni.
A volte il vento
è un fiore spaventoso.

Hai la forma delle nuvole,
il sigillo di una profezia
che non credi possibile.
È un fiore malato
l'alba d'inverno.

La chiave pesante
della piccola prigione,
come un ustione sacra
che consuma l'anima.
La pietra che stagna
nel tuo cuore.

Per la tua amicizia
le mie parole sanguinano.
Ti sono nemico – per amicizia.

12.11.2008

Domani in Civica: AMOR - Verona

Veronablog segnala questo interessante appuntamento con la presentazione di AMOR - Verona, la caccia al tesoro targata WHAI WHAI dedicata a Verona, che segue quelle già proposte a Roma, Firenze e Venezia. AMOR - Verona è la storia di Eros, dio alato, e dei suoi strumenti di lavoro andati perduti; la storia di una città messa al centro di tante altre storie d’amore.
Appuntamento domani venerdì 12 dicembre alle 12:30, presso la Biblioteca Civica di Verona, per questa originale e interessante iniziativa.

12.10.2008

Ognuno si specchia, possibilmente in uno schermo ultrapiatto

Sempre dal blog di Giuseppe Genna.
Imperdibile!



Il confronto è tanto inevitabile quanto sconfortante.
Viva Rocco!

12.09.2008

Irrazionalpopolare


SOTTOTITOLO: Da Bocelli ai Suv. Viaggio tra gli incomprensibili miracoli d'Italia.

Questo libro di Francesco Bonami e Luca Mastrantonio è segnalato da Giuseppe Genna nel suo blog.
La recensione di Giuseppe parte dal suicidio di David Foster Wallace e si muove attraverso il caratteristico caleidoscopio di rimandi, ipertesti e videomeditazioni.
Lascio al blog del Miserabile Scrittore onere e onore di approfondire il discorso su questo volume che si prospetta seminale per comprendere i nostri tempi.

12.08.2008

Achmed the Dead Terrorist

Ladies and gentlemen, please enjoy Jeff Dunham.

12.06.2008

Amarone giveaway


This is a very special announcement, so please READ CAREFULLY. I decided this just because I'm drunk and I wanted to write something on the blog in the night.Pages viewed on my blog are now 9,202. Who will be so lucky to be the 10,000th visitor of this blog, will win a bottle of Amarone della Valpolicella, a very special wine produced in my own town, Verona.Precisely, the bottle is a 2005 Amarone from Corte Casterna cellar, a fine wine producer from Valpolicella.
Don't forget that in Thomas Harris's novel The Silence of the Lambs, Hannibal Lecter eats the census taker's liver with fava beans and a "big Amarone", rather than a Chianti as in the film version.So, how can you miss your chance to feel as Hannibal Lecter once in a lifetime? Contact your nearest census taker, buy some fava beans and be the 10,000th visitor of my blog.Who will be the lucky one?

Questo è un annuncio davvero speciale, quindi LEGGETE ATTENTAMENTE. Mi sono inventato 'sta cosa solo perché sono sbronzo e volevo scrivere qualcosa sul blog di notte. Le pagine visitate su questo blog sono al momento 9.202. Chi sarà così fortunato da essere il 10.000esimo visitatore del blog vincerà una bottiglia di Amarone della Valpolicella, un vino molto speciale prodotto nella mia città, Verona.
Precisamente, si tratta di una bottiglia d'Amarone 2005 della cantina Corte Casterna, un ottimo produttore della Valpolicella.
Non dimenticate che ne Il silenzio degli innnocenti di Thomas Harris Hannibal Lecter se magna il fegato dell'investigatore con fave e una bella boccia di Amarone, piuttosto che di Chianti come nella versione cinematografica. Come potete perdere l'occasione di sentirvi come Hannibal Lecter per una volta nelal vita? Contattate un investigatore, procuratevi delle fave e siate il 10.000esimo visitatore del mio blog.
Chi sarà il fortunato?

12.05.2008

Pride and Glory


Pride and Glory by Gavin O'Connor is a really interesting filmic case, being a different declination of the same theme and atmosphere of the beautiful We Own The Night by James Gray, though sharing with it, in my opinion, a certain kind of weakness too. But let's start with things that works well in the movie. Finally, I find on screen a persuasive Colin Farrell; I never loved him, though I was positively surprised by his acting in In Bruges (a must see). In Pride and Glory he is totally convincing, and his one is the most difficult and ambiguous role (the scene with the baby and the iron speaks for itself). Pride and Glory is a solid detective story about corrupted policemen, and also about a father and his sons.
Black and white are not so defined among the characters: nobody is totally white, nobody is totally black (again the iron scene, together with the dialogue between Edward Norton and the journalist). Violence is not hidden neither it is freely exhibited with no other purpose. Jon Voight is Jon Voight. Women are practically absent from the movie, at least policemen women, while we have an interesting and much more focused glance on criminals' women. The desperate cloak of unavoidability that surrounds the whole (quite long, exhausting as the story it tells) movie is what will stay more in your mind after you watch it. Nevertheless, exactly in the same way as We Own The Night, towards the end of the movie the plot gets weaker and weaker indeed: what was before just an allegorical and fatal weaving of human vicissitudes becomes now a way too evident unbinding of plot knots to bias the beholder.
A great movie, until 15 minutes to the end.

Pride and Glory di Gavin O'Connor è un caso filmico molto interessante: è una differente declinazione dello stesso tema e della stessa atmosfera dello splendido I padroni della notte di James Gray, anche se con quest'ultimo condivide anche, secondo me, un certo tipo di debolezza. Ma iniziamo dalle cose che nel film funzionano bene. Finalmente, vedo sullo schermo un Colin Farrell persuasivo; non l'ho mai amato, anche se ero rimasto positivamente impressionato dalla sua interpretazione in In Bruges (da vedere assolutamente). In Pride and Glory Farell è del tutto convincente, dove il suo è il ruolo più difficile e ambiguo (la scena col bambino e il ferro da stiro parla da sé). Pride and Glory è una solida storia poliziesca di poliziotti corrotti, nonché di un padre e dei suoi figli.
Il bianco e il nero non sono mai ben definiti fra i personaggi: nessuno è del tutto bianco, nessuno è del tutto nero (di nuovo la scena del ferro da stiro, assieme al dialogo tra Edward Norton e il giornalista). La violenza non è né nascosta né esibita liberamente e senza scopo. Jon Voight è Jon Voight. Le donne sono praticamente assenti dal film, almeno quelle dei poliziotti, mentre abbiamo un interessante e ben focalizzato sguardo sulle donne dei criminali. La disperata cappa di inevitabilità che circonda tutto il (molto lungo, estenuante come la storia che racconta) film è quello che vi resterà in mente di più dopo la visione. Ciononostante, esattamente allo stesso modo de I padroni della notte, verso la fine la trama del film inizia a indebilirsi sempre più: quello che prima era un intreccio allegorico e fatale di vicissitudini umane diventa ora un troppo evidente scioglimento dei nodi della trama a favore dello spettatore.
Un grande film, fino a 15 minuti dalla fine.

12.04.2008

12.03.2008

12.01.2008

The Spider Leaves

I'm glad to announce that two friends will add their great art to new Ephel Duath's release Through My Dog's Eyes. The first print of the album (scheduled for January 26th 2009 on Earache Records) will include a bonus DVD with loads of interesting stuff, among which there is a tiny superb dark comic story inspired by the song Spider Shaped Leaves. The title is The Spider Leaves; script by Adriano "The Machine" Barone and artwork by Paolo Castaldi.
What you see is a preview of the first page and of the amazing artwork by Paolo.
Countless thanks goes to Adriano and Paolo, who worked on an unearthly schedule indeed.

11.30.2008

Each Man Kills The Thing He Loves



Querelle is last Rainer Werner Fassbinder's movie, shot in 1982. Fassbinder died of a drug overdose shortly after its completion.
The story is inspired by the novel Querelle de Brest by Jean Genet. The lyrics of the song Jeanne Moreau sings in the scene above are taken from Oscar Wilde's The Ballad of Reading Gaol.

My friend videoartist Daniele Pezzi asked me to sing in an extreme noise/metal version of the song he wants to record for one of his awesome video installations. I will do that in the next future.
Check out his last work Tarshish, it is really impressive.

11.29.2008

Ironical Communion

This press release is dated yesterday too...

We're glad to announce that Simone Baldi (former Twisthead, Last Legacy and Chernobyl Boys singer) is new Mothercare singer.
Simone brings even more new lymph into the band after new bassist Fabiano entered the band a few months ago.
Thus, the expected new album from Mothercare comes finally to the punch line.
The new line-up will debut on stage on January the 16th @ Diesis in San Benedetto di Lugana, Verona.
Mothercare's new line-up is:

Simone Baldi (vocals)
Mirko Nosari (guitar)
Fabiano Andreacchio (bass)
Rudy Pellizzon (guitar)
Marco Piran (drums)
Mauro Zavattieri (percussions)

11.28.2008

EPHEL DUATH Announces New Singer

Here's the official press release from Earache records.
I will post in the next future some more personal comments on this amazing news.


Italian avant-garde metallers EPHEL DUATH have announced the addition of vocalist Guillermo Gonzales to the group's ranks.

EPHEL DUATH guitarist and founding member Davide Tiso comments: "Guillermo has been close to EPHEL DUATH for some time — he almost joined the band before in 2003! He was going to take the place of the clean vocalist Davide Tolomei, who left EPHEL DUATH after 'The Painter's Palette'. Then we realized that Guillermo's aggressive vocal approach was going to clash with Lucio and we all agreed to abandon the idea. In any case, from that moment on Guillermo started to be very active with EPHEL DUATH, helping me with lyrics and the development of the concepts so far. The whole idea behind the songs 'Vector' and 'Vector Third Movement' from 'Pain Necessary To Know' come from a conversation we had together. More recently, he was the person that pushed me to write the short stories I did for 'Through My Dog's Eyes'.

"I always thought that one day I was going to have a band with my friend Guillermo, then when Lucio realized that he was forced to abandon the band, we both agreed that he was the right person to call to properly continue the activity of EPHEL DUATH. We are already working so hard, that I didn't have the time to realize how excited I am to start this new adventure... What I know is that I'm really, really happy and genuinely trusting for the future of my life, and my band."

New vocalist Guillermo is a professional poker player and the band even plan to finance some future tours through playing poker.

Guillermo comments: "I've been in the Italian extreme metal scene since 1992. For 15 years I've been the lead singer of MOTHERCARE, one of the most important Italian underground extreme metal bands (boasting collaborations with NAPALM DEATH and NASUM). I met Davide in 2002 when we both lived in Venice. He's been my dearest friend since then. We often tried to do something together, but our roads always went in different directions. Now it seems our roads have finally become one.

"Two months ago I left MOTHERCARE because of internal contrasts and I felt like my life was over. Two weeks ago Davide told me that Lucio was going to quit and asked me to become EPHEL DUATH's new singer. A new life started. Lucio is a great performer and has been a great partner for Davide; I'm honored to be his heir and I'm insanely excited about being in a band that I always considered one of the most innovative and original in today's music.

"In my 'regular' life I am a poker journalist and a professional poker player. Since 2006 I'm the editor in chief of Poker Sportivo, the main Italian poker magazine. I live now in Verona but I'm often touring Europe to follow all major poker tournaments".

Luciano Lorusso George, vocalist for EPHEL DUATH since 2003's "The Painter's Palette", was forced to leave the band for economic and personal reasons. EPHEL DUATH have always been a band of coincidence and change, constantly evolving, and as fate would have it, after recording an album about a dog, Luciano has become a full-time dog groomer — the irony of which has not been lost on main man Davide.

Davide states: "Lucio is together with me the guy who has always believed most in this band so far. The news about his departure has been shocking, especially for him as he had no choice — and he never thought about his life without the band. I'm so sad he's no longer part of this project, especially after all the work he's put into 'Through My Dog's Eyes'. EPHEL DUATH has always tried to surmount any obstacles put in its path and this is probably one of the most difficult we've ever faced, but we will continue because challenges are the roots of this band and it's what makes us stronger. And after recording an album about a dog, who can fault fate with this twist they've laid upon us?"

A new EPHEL DUATH track entitled "Guardian" is available for streaming on the band's MySpace page.

11.26.2008

A Videomeditation by Giuseppe Genna


On Giuseppe Genna's blog I found an interesting Blob like videomeditation about recent Italian history. This video is connected in some ways to Genna's latest novel, Italia De Profundis, which I'm reading now and that's really shocking me.
As soon as I finish reading I will post my impressions on the book, that, in my opinion, is set to become one of the most important Italian novels ever.

Sul suo blog Giuseppe Genna propone un'interessante videomeditazione sulla storia recente d'Italia. Questo video è collegato all'ultimo romanzo di Genna, Italia De Profundis, che sto leggendo in questi giorni. Il romanzo mi sta davvero sconvolgendo e credo sinceramente diventerà uno dei romanzi italiani più importanti di sempre.

11.24.2008

Sorel Mizzi @ Poker Sportivo Show


Tomorrow we will have the mighty Canadian poker pro Sorel "Imper1um" Mizzi as special guest in our studios for a thorough interview about his poker career and his sponsored poker pro life with Betfair.
Poker Sportivo Show, as always, will be on air on Thursday night at 00:30 on Canale Italia. You can also watch it online here.
The news is also on the official Betfair Blog.

Domani il mitico poker pro canadese Sorel "Imper1um" Mizzi sarà ospite speciale di Poker Sportivo Show. Sorel ci racconterà la sua carriera e la sua vita da pro sponsorizzato da Betfair. Poker Sportivo Show sarà in onda, come sempre, il giovedì notte alle 00:30 su Canale Italia. Potete anche guardarlo online qui.
La news è anche sul blog ufficiale di Betfair.

11.20.2008

EPT Warsaw - Italy rulez


Great result for Italy at EPT Warsaw, with 2 players at the final table.
Dario Minieri of Team Pokerstars finished 3rd for 123,162€ and Andrea Benelli 7th for 45,745€.
Joao Barbosa from Portugal won the event, pocketing 367,140€ after defeating a field of 217 players in Warsaw.

Grande risultato per l'Italia all'EPT di Varsavia, con due giocatori al tavolo finale.
Dario Minieri del Team Pokerstars ha chiuso al 3° posto per un premio di 123.162€, mentre Andrea Benelli si è piazzato 7° per 45.745€. L'evento è stato vinto dal portoghese Joao Barbosa, che ha sconfitto un campo di 217 giocatori portando a casa 367.140€.

11.17.2008

Clues #3 - Indizi #3


The last post also contains a clue about the big news concerning my future. Let's go on anyway with a visual clue, not too tricky and quite disclosing. Solving this simple rebus, you'll find a word that's REALLY relevant to my future.

Anche l'ultimo post conteneva un indizio sulle grandi news che concernono il mio futuro. Ma andiamo comunque avanti con un indizio visuale, non troppo complicato e piuttosto rivelatorio. Risolvendo questo semplice rebus, otterrete una parola che ha MOLTO a che fare con il mio futuro.

11.15.2008

Still Motion goes English

From now on, all the content published in this blog will be published both in Italian and in English. Friends from all over the world, you can finally read all of my jabbers in your language too!



D'ora in poi, tutto il contenuto di questo blog sarà pubblicato in italiano e in inglese. Amici di tutto il mondo, finalmente potete leggere tutte le mie minchiate anche nella vostra lingua!

Exorsister (Indizi #2)


Karyn Crisis è uno dei personaggi più interessanti della musica estrema mondiale.
Il gruppo di cui è stata leader dal 1993, i Crisis, è stato uno dei più interessanti della storia del metal, composto da musicisti di differenti origini e tradizioni: un chitarrista afgano, un bassista coreano, un batterista americano e una cantante donna dalla voce incredibile.
I Crisis sono ormai sciolti, ma Karyn ha da poco annunciato l'inizio di una carriera da solista. La prima notizia interessante a riguardo è che il suo primo album sarà registrato in Italia, nei primi mesi del 2009, e uscirà per la Rare Noise Records di Eraldo Bernocchi.
La seconda, ancora più interessante, è che Davide Tiso, leader e fondatore degli Ephel Duath, sarà parte del progetto.

Karyn ha un blog molto interessante, dove si possono anche ammirare (e, volendo, acquistare) i suoi dipinti, come questo intitolato Labyrinthine, che, guarda caso, è anche il titolo di un brano degli Ephel Duath.

11.14.2008

Control



Abbastanza spento e scontato il film/biografia su Ian Curtis dei Joy Division girato dal noto autore olandese di videoclip Anton Corbjin.
Tutto è troppo didascalico e spiegato, anche se la fotografia e il riversamento in bianco e nero rendono bene i toni malinconici e disperati della storia, tratta da Touching from a Distance, la biografia scritta della moglie di Curtis, Deborah.
Mi aspettavo di più da un film su uno dei personaggi più controversi e influenti della storia del rock, peccato.

Indizi

Non è un indizio molto diretto delle novità che mi coinvolgono, ma qualcosa dice.
Inoltre, vedere Mike Mangini all'opera è sempre bello.
Mike è uno dei batteristi più veloci al mondo e detiene il Record del mondo di colpi singoli alla batteria in 60 secondi.
Beccatevi questo assolo pazzesco, in particolare gli ultimi due incredibili minuti.

11.12.2008

Perché me lo merito pure io

La grande novità che è entrata nella mia vita all'improvviso, con una telefonata ricevuta una domenica mattina, sta prendendo sempre più corpo, e io sono sempre più elettrizzato per quello che mi aspetta.

Ancora un paio di settimane e poi potrò raccontare tutto...

11.08.2008

Perché se lo merita

Su Carmilla online potete leggervi I mini bimbi, breve racconto dell'uomo più poliedrico del mezzolombardo, o dell'alta Italia, o dell'asse Milano-Venezia, nonché recente miracolato (urge viaggio a Lourdes armato di certificato di sbattezzo!).
Sì, è proprio lui, l'infaticabile Adriano Barone, che stavolta se lo merita proprio, che ci abbiamo sudato su 'sti racconti signor Barone, nevvero?
E bravo Spenk!

Le prefiche della sinistra

Sul sito di Repubblica si dà la notizia della telefonata di Berlusconi a Obama.

Tra i commenti e le polemiche riportate, quello di Capezzone, cito testualmente:
"Ora le prefiche della sinistra possono rimettersi a lutto stretto".

Mi turba assai sapere che la sinistra è popolata da "prefiche", e che pure stanno per rimettersi a lutto...

Se volete sapere che significa davvero prefica cliccate qui.

11.06.2008

Un amico...

All'improvviso, qualche giorno fa, si è spento il nostro Tony dell'Osteria Kalia di Venezia.
Vorrei ricordarlo per quello che è sempre stato: un grandissimo amico.

Grazie Tony

11.02.2008

La telefonata più bella della mia vita!

Non posso dire nulla di ufficiale ancora, purtroppo.
Sappiate solo che sono al settimo cielo...

10.31.2008

Dio è un errore di sistema?



Adriano Barone segnala l'uscita di Nati per credere. Perché il nostro cervello sembra progettato per fraintendere la teoria di Darwin? un saggio a cura di Giorgio Vallortigara in cui si sostiene la tesi che l'evoluzione ha creato Dio, e non viceversa.
Vallortigara, docente di scienze cognitive all'Università di Trento e vicedirettore del Centro Mente-Cervello, intervistato da Il Tempo, sostiene che “l’essere umano è strutturalmente fatto in modo da credere al soprannaturale" e che il darwinismo rispetto al creazionismo è “ben più difficile da digerire”.

La teoria darwiniana dell'evoluzione rappresenta uno dei maggiori successi scientifici di ogni tempo; eppure molte persone che non si occupano di scienza a livello professionale la rifiutano e mostrano invece di credere in varie forme di creazionismo. Sembra, come ha osservato Richard Dawkins, che il nostro cervello sia stato specificamente "progettato" per fraintendere il darwinismo e che l'ipotesi di una "mente creatrice superiore" sia per l'uomo più attraente e naturale. In questo volume Vallortigara, psicologo cognitivo, il filosofo della scienza Telmo Pievani e il neuroscienziato Vittorio Girotto intrecciano le proprie riflessioni e le proprie esperienze di ricerca per offrire al lettore una tesi affascinante: il meccanismo evolutivo ha fatto sì che credere nel sovrannaturale sia diventato una parte integrante dei nostri normali processi cognitivi. La mente umana si è infatti evoluta, in virtù del meccanismo della selezione naturale, per pensare in termini di obiettivi e di intenzioni, un adattamento biologico importantissimo per un animale sociale come l'uomo.

CouchSurfing is Hiring All Across the World

La comunità online del Couchsurfing Project è una delle più interessanti offerte dalla rete.
Ora questa comunità ha bisogno di nuovi innesti e cerca volontari che abbraccino il progetto e siano disposti a lavorare per diffondere la missione di CS.
Nella pagina Couchsurfing Careers trovate tutti i dettagli.
Il "Campo Base" della comunità è situato a Berkeley, in California, ed è qui dove inizierete il vostro percorso, se vi interessa entrare a far parte attiva di questo progetto. CS è un'organizzazione internazionale no profit, quindi non aspettatevi uno stipendio da subito, ma i volontari ricevono alloggio e pasti gratuiti per il loro periodo di "formazione", che può essere breve (1-12 settimane) o lungo (3-6 mesi), diviso fra il Campo Base di Berkeley e uno degli uffici CS sparsi in giro per il mondo.
Insomma, se le vostre prospettive per il futuro in Italia non sono delle più rosee, non sottovalutate questa possibilità e tenete d'occhio le posizioni aperte nel progetto CS.

Record di presenze italiane all'EPT Budapest



532 giocatori da 38 paesi.
86 gli italiani, ed è record.
Mai un numero così alto di azzurri aveva preso parte a una tappa del circuito pokeristico più importante d'Europa.

Domani il Day 3 del Main Event, con ancora 5 italiani in gara.
Per chi vuole seguire il blog in diretta ecco il link a ItaliaPokerForum.

Anand è campione del mondo di scacchi




Il Grande Maestro indiano Viswanathan Anand difende il titolo contro il russo Vladimir Kramnik e si laurea Campione del Mondo di scacchi 2008.
Il punteggio finale della sfida è stato un perentorio 6,5 a 4,5 per Anand, chiuso con la patta in 24 mosse della partita n° 11.

10.23.2008

Ucronie

Quel matto di Alessandro sta mettendo su un sito di informazione ucronica.
Niente male le prime notizie da Oukronos.

Ephel Duath - preview nuovo album

E' online Guardian, il nuovo brano di Ephel Duath disponibile in streaming nella pagina myspace della band. Il brano è tratto dal quarto album Through My Dog's Eyes in uscita il 26 gennaio 2009 su Earache Records.

Ho avuto la fortuna di poter ascoltare per intero in anteprima l'album.
Si tratta di un lavoro che farà storia, e che una volta di più dimostra che razza di mente geniale abbia dimora nel cranio dell'essere umano conosciuto come Davide Tiso.

L'uccelletto di Trilussa

Nella mitica interpretazione di Bocelli a Viva Radio 2.
Da morire.

La corona mondiale degli scacchi



A Bonn è in corso la sfida per la corona di Campione del Mondo 2008 di scacchi fra l'indiano Viswanathan Anand e il russo Vladimir Kramnik.
La sfida si può seguire online in tempo reale su Foidos Chess TV.
Il Campionato si articola in 12 match più un eventuale spareggio.
Dopo la 6° partita, vinta in bellezza da Anand in 47 mosse, l'indiano conduce per 4,5 a 1,5 su Kramnik (3 vittorie per Anand e 3 partite patte).
Anand è il campione in carica dal 2007, quando ha scalzato proprio Kramnik, che deteneva il titolo dal 2000, anno della sua storica vittoria contro Kasparov.
A questi livelli, vincere una partita è cosa assai ardua, soprattutto con i pezzi Neri, per cui le 3 vittorie di Anand (di cui 2 ottenute con il Nero) parlano chiaro: Vishy sta allegramente massacrando Kramnik.
Non che la cosa mi dispiaccia: a me Kramnik è sempre stato sulle balle.
Comunque la sfida è ancora aperta e molto appassionante. Vedremo chi la spunta.

10.22.2008

Back

Fine del prolungato silenzio.
Come ogni anno, il periodo adiacente al mio genetliaco è per me un po' solitario e riflessivo.
Passato il compleanno tutti i sistemi rientrano in funzione regolarmente.
Di Mothercare non ho ancora voglia di parlare e/o spiegare.
Nel frattempo sto ufficialmente provando con gli Shelter of Leech di Verona. Ci sono un bel po' di pezzi pronti e progetti interessanti.
Se son rose fioriranno.

p.s.
grazie Davide per aver sopportato i miei deliri telefonici

10.03.2008

Segnali di vita

Sono le 07:17 e mi sto cucinando una pasta, mentre leggo sul blog di Melpunk una conversazione con CatalanoGuido.
Ho trascurato il blog a lungo, e mi sono/ci siamo persi molte novità.
Tra le altre, segnalo il nuovo blog della Sabi.
Intanto, Adriano Barone ha sollevato un polverone su Gomorra, tanto che pure Wu Ming 1 ha commentato il suo post.
In attesa di scoprire quali e quante altre amenità stiano combinando i miei amici, per quanto mi riguarda riassumerò la situazione come segue:

- con i capelli corti la vita è più semplice;
- il Brazilian Jiu Jitsu mi attende;
- nuovi progetti musicali mi attendono.

Ai posteri...
gnam.

9.12.2008

Ho mollato la band

Premetto che il mio punto di vista differisce alquanto da quanto espresso nella newsletter rilasciata dai Mothercare. Non mi interessa esprimerlo ora, comunque.
C'è un tempo per ogni cosa.
Riporto testualmente.

Mothercare News

Dopo 14 anni di proficua collaborazione, Guillermo Gonzales e i Mothercare hanno deciso, di comune accordo, di intraprendere strade diverse.

Con Guillermo Gonzales alle vocals, i Mothercare hanno pubblicato due dischi ("Breathing Instructions" 2003 pubblicato da Urlo/Emi Music e "Traumaturgic" 2005 pubblicato da Freecom/RaiTrade/Edel) e si sono esibiti in innumerevoli live in tutta Italia ed all'estero.

La separazione, dettata da esigenze artistiche diverse, non cancella in alcun modo le esperienze condivise e gli intensi momenti vissuti insieme in questi 14 anni e, in alcun modo, scalfisce la profonda amicizia e la stima professionale che lega i Mothercare a Guillermo Gonzales.

La ricerca di un nuovo cantante ritarderà, inevitabilmente, la release del nuovo disco, le cui registrazioni sono ormai terminate (ad esclusione delle vocals) e il cui il titolo non è ancora stato definito.

Per un amico che lascia la band, eccone un'altro che ne entra a fare parte: si tratta del nuovo bassista Fabiano Andreacchio (Omega Dope Christ) che ha già registrato - a tempo di record!- le parti di basso sul nuovo disco.

I Mothercare danno ufficialmente il benvenuto a Fabiano che si unisce a loro nell' unanime ringraziamento a Guillermo!!!

9.09.2008

Endings

In un solo giorno sono finite tante cose,
troppe. Sono triste, eppure in qualche strano modo elettrizzato,
e non trovo le parole.
Le migliori sono sempre quelle del mio amato Derek Walcott.


Things do not explode,
they fail, they fade,

as sunlight fades from the flesh,
as the foam drains quick in the sand,

even love's lightning flash
has no thunderous end,

it dies with the sound
of flowers fading like the flesh

from sweating pumice stone,
everything shapes this

till we are left
with the silence that surrounds Beethoven's head.

8.08.2008

Vagina dentata



No, non è il seguito al post di qualche tempo fa Il cacciavite nelle ovaie.
Si tratta della recensione di Denti di Mitchell Liechtenstein, film in uscita in Italia il 22 agosto. Liechtenstein è un attore di telefilm abbastanza noto, qui alla seconda prova registica.
Denti è stato più o meno osannato da più parti come piccolo gioiello horror; la protagonista Jess Weixler, con la sua perfomance, ha addirittura vinto il Premio Speciale della Giuria al Sundance Film Festival.
Mah... OK, salviamo le Weixler; saliviamo anche la fotografia di Wolfgang Held.
Fine.
Il film finisce qui, nell'attesa (troppo lunga) di assistere al primo malcapitato amante della protagonista Dawn e nella riproposizione ad libitum dello schema "tutti vogliono scoparsi Dawn/riescono a portarsela a letto/rimangono castrati". Il background mitico del concetto di vagina dentata trova solo pochi secondi di spazio quando Dawn fa una ricerca su internet. Di Freud nemmeno l'ombra. La potenziale morbosità delle scene relative è del tutto annullata da una fastidiosa atmosfera adolescenziale da American Pie horror; gli attori fanno pena, non scherzo, una volta tanto credo sia meglio vedersi il film doppiato.
Peccato, l'idea sarebbe forte e ricca di spunti. Con altre menti a lavorarci questo film avrebbe potuto davvero essere quel piccolo gioiello tanto acclamato da tutti, forse con troppa fretta...

Chiudo citando Wikipedia, che nella pagina sulla Vagina dentata riporta testualmente:

Una strofa della canzone goliardica delle osterie recita: "Osteria numero venti/se la fica avesse i denti/quanti cazzi all'ospedale/quante fiche in tribunale".

8.07.2008

Lions for Lambs



Mamma mia che polpettone. Noia noia noia.
Robert Redford torna dietro la macchina da presa dopo 7 anni e non si smentisce.
Sa mettere insieme solo film verbosi e ovvi. Questo sarebbe anche dipinto come "film verità" sui disastri della politica estera americana in medio oriente, ma non dice assolutamente nulla di nuovo. A parte il trio Redford/Cruise/Streep (che è pur sempre bello da vedere), l'unica nota positiva del film resta il titolo, suggestivo e azzeccato.
Arrivate per caso in ritardo al cinema e optate per una birra al pub.

8.06.2008

Everything's going to be allright




video by Guido Van Der Werve

8.05.2008

Ignazio jouer

Mitico.

8.02.2008

Televisione svedese. Televisione libera.



Grazie a Poppo e a DareIlCulo.it per la segnalazione.

8.01.2008

Orge adolescenziali e matrimoni



Ho recuperato questo Ken Park, film del 2002 diretto da Larry Clark ed Ed Lachman, per la sceneggiatura di Harmony Korine. Devo dire che ero molto più interessato alla sceneggiatura di quest'ultimo, piuttosto che al film in sé e per sé. Harmony Korine è una figura di culto del cinema indipendente statunitense, autore di opere seminali come Gummo ('97) e Julien Donkey-Boy ('99, girato secondo i dettami del Dogma95), nonché di alcuni interessanti videoclip, come quello di Sunday dei Sonic Youth.
Come nei film da lui diretti, anche Ken Park è caratterizzato da personaggi crudi che vivono in un ambiente moralmente degradato, e da un frequente ricorso a scene di sesso e/o violenza espliciti.
Tuttavia, Korine rinnega la sua sceneggiatura, rompe i rapporti con Clark e non partecipa alla produzione del film.
Ne esce un'opera molto promettente (la forza di alcuni dialoghi scritti da Korine rimane intatta), ma pericolosamente sull'orlo dell'autocompiacimento (difetto che Clark aveva già ampiamente mostrato nel suo primo film, Kids, sempre su sceneggiatura di Korine).
A livello di "piccola bottega degli orrori morali", un film molto più graffiante, benché meno apertamente provocatorio di Ken Park, è secondo me Palindromi di Todd Solondz.



E veniamo a Margot at the Wedding (stendo un velo pietoso sul titolo italiano) di Noah Baumbach. Siamo sempre nell'ambito della riflessione sull'implosione della famiglia americana. Pur non ricorrendo mai a scene "scandalo", Baumbach riesce a tessere un'analisi così acuta delle adolescenze devastate dalle inadeguatezze dei genitori che questo film (al cinema in Italia ora, ma, vi prego, scovatelo in lingua originale!) si colloca decisamente una spanna al di sopra dei due citati sopra. Se non altro, sappiate che ci troverete la migliore Nicole Kidman di sempre (è assodato: il suo terreno naturale sono i film d'autore low-budget!) e un Jack Black stupefacente, come non l'avete mai visto, alle prese con un ruolo drammatico molto complesso e commovente. Anche per questo, la visione della versione originale sottotitolata è un must. Nel doppiaggio italiano, la grande prova attoriale del trio Kidman-Black-Jennifer Jason Leigh si sfalda inesorabilmente.

7.31.2008

Lo strano caso di Heath Ledger


Questa doveva essere la recensione di The Dark Knight di Cristopher Nolan. Poi, per molti motivi, è diventata una riflessione su Heath Ledger.


Perché?

1. Perché, come al solito, Spenk è più rapido di me e scrive recensioni lucide e precise.

2. Perché nonostante l'ennesima Batmobile superfica, effetti speciali notevoli, un Batman (Christian Bale) oscuro (quasi) al punto giusto, quello che di certo non dimenticherò di questo film è l'interpretazione del Joker di Heath Ledger, e non lo dico perché il giovane attore australiano è prematuramente morto subito dopo le riprese di The Dark Knight, lo dico perché, davvero, non si era mai visto al cinema un Joker così convincente: così sporco, così schizofrenico, così pazzo. Ledger si era dedicato meticolosamente alla costruzione della psicologia del Joker, vivendo da solo, in una camera d'albergo, per diverse settimane prima delle riprese, annotando su un taccuino i pensieri da psicopatico del suo personaggio, studiandone le movenze e le espressioni allo specchio.
Me lo immagino, da solo, per ore, con la lingua fuori, davanti allo specchio.
Chissà se c'è un collegamento fra questa disperata solitudine indotta e quella che Heath Ledger avrebbe voluto raccontare, se non fosse mancato prematuramente.
Coincidenze? Ho scritto pochi giorni fa de La regina degli scacchi, capolavoro di Walter Tevis. Proprio l'adattamento cinematografico di questo romanzo avrebbe segnato la prima prova di Heath Ledger dietro la macchina da presa. L'attore avrebbe dovuto iniziare a lavorare sul progetto subito dopo aver concluso le riprese di The imaginarium of Doctor Parnassus di Terry Gilliam (in uscita nel 2009). Anche se Ledger non ha terminato le riprese, Gilliam non ha avuto dubbi e ha dichiarato di voler finire a tutti i costi il film del suo pupillo (Gilliam e Ledger avevano già lavorato assieme ne I fratelli Grimm e l'incantevole strega), proprio per dedicarlo a Ledger e non sprecare il lavoro che il giovane attore aveva già svolto in esso. Nelle scene mancanti il ruolo di Ledger sarà interpretato da ben tre attori diversi, che in qualche modo renderanno così un corale tributo al giovane collega scomparso: si tratta di Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell. Ma sto divagando...
Quindi, chiudo qui.

P.S. Ennesimo velo pietoso sul doppiaggio italiano di Christian Bale...

Rick Moody

Il classico appuntamento estivo di Urania con la YEAR'S BEST SF, la vetrina delle migliori short stories di fantascienza americana, a cura del mitico duo Hartwell-Cramer, non poteva mancare nelle mie letture di luglio. Stelle che bruciano è ancora in edicola.

Miglior racconto dell'antologia, per quanto mi riguarda, Gli algoritmi dell'amore di Ken Liu, un'affascinante e inquietante storia di bambole iper-tecnologiche.
[Se siete degli inventori di bambole, forse dovreste leggere questo post di Adriano Barone].

In realtà, scrivo tutto questo perché la lettura della raccolta di quest'anno mi ha riportato alla mente quella dell'anno scorso, Venti Galassie.
In quell'antologia, il racconto di punta era Il dossier Albertina di Rick Moody. Ecco, volevo spendere due parole su Moody. Io l'ho conosciuto grazie al documentario Il lato sbagliato del ponte di Giorgio Carella e Paolo Cognetti.
Moody non è certo un autore di fantascienza tout court, eppure il suo racconto è uno dei più intensi e disturbanti che io abbia mai letto. L'albertina è una droga sintetica che permette di rivivere il passato; una New York postapocalittica ne è totalmente dipendente e il protagonista del racconto tenta di indagare e di saperne di più su questa droga, redigendo per l'appunto il dossier omonimo.
Ecco, i tipi di Minimum Fax (che bisognerebbe fargli un monumento) hanno appena ristampato il racconto, assieme ad altri due, nel volume Tre vite.
Si tratta di una piccola gemma. Fatela vostra.

Monteriggioni, San Galgano e l'Osteria dell'Acquolina

Il sabato andiamo a visitare Monteriggioni, vicino Siena, un altro splendido borgo medievale, tappa della Via Francigena, uno degli itinerari culturali del Consiglio D'Europa, che va da Canterbury a Roma.



Dopo una doverosa tappa al mitico Bar dell'Orso di Monteriggioni (le migliori merende della Toscana), andiamo a vedere una mostra di armi e armature antiche "piuttosto interattiva".







Quindi scendiamo verso Grosseto e, passando da Monticiano, raggiungiamo l'eremo di Montesiepi e l'Abbazia di San Galgano. Nell'Eremo di Montesiepi è custodita la mitica spada che San Galgano avrebbe miracolosamente infisso nella roccia nel 1180.
Dopo più di 800 anni è ancora lì.





In serata, altra scorribanda per Arezzo. Solito burdel, condito da un'ottima chianina che una bancarella ci griglia in diretta alle ore 00.35. I love Arezzo!



La domenica, purtroppo, ce ne torniamo a casa, non prima di aver piantato una bandierina gastronomica d'eccezione all'Osteria dell'Acquolina di Terranuova Bracciolini. Una fiorentina da un chilo e mezzo davvero commovente...

7.30.2008

La Cittadella della Pace e Arezzo Wi-Fi



Io e il Cace arriviamo direttamente a Rondine , dove ci attende il nostro amico Mauro, che si occupa delle relazioni internazionali dell'associazione Rondine cittadella della Pace.
Per certi versi, Rondine mi ha ricordato molto l'esperienza di Santa Fosca, la casa studentesca dove ho abitato per molti anni a Venezia, certo la missione di Rondine è ben più ampia: far convivere e studiare assieme ragazzi provenienti da zone di guerra.
L'idea è di promuovere una cultura capace di risolvere i conflitti mediante la testimonianza del dialogo e della pacifica convivenza.
La location di questo studentato internazionale dalle grandi ambizioni è stupenda. Rondine è un piccolo borgo medievale, situato al confine che divide i comuni di Arezzo e Castiglion Fibocchi, dista 12 km dalla città di Arezzo. Posto lungo il corso del fiume Arno, si trova al centro della Riserva Naturale di Ponte Buriano e Penna. Dal borgo di Rondine partono numerosi sentieri e percorsi naturalistici che si sviluppano all’interno della Riserva.


La sera ceniamo lì con i ragazzi, nella locanda del borgo, che ha una terrazza con una vista bellissima sulla valle. Buon cibo, ma soprattutto buon vino.
Ovviamente non arriviamo a mani vuote, due bottiglie di Ripasso della Valpolicella facilitano non poco le nuove amicizie. Scopro l'esistenza di repubbliche russe come l'Abcazia, l'Inguscezia e la Buriazia.
Dopo cena andiamo ad Arezzo, in città è in corso il Play Art Festival e suona Ben Harper. Arriviamo a fine concerto, ma c'è un gruppo locale che va avanti fino alle due, e c'è anche un chiosco che fa gli spritz, quindi...



Arezzo è una città bellissima, sono rimasto davvero senza parole.
Ma c'è di più: Arezzo è anche una città all'avanguardia! Ad Arezzo è infatti stata installata la prima rete wireless municipalizzata d'Italia. Questo significa internet gratuito nei principali parchi del centro e nei palazzi comunali. Da non credere! Sto pensando seriamente di andare a vivere ad Arezzo per un po'...


to be continued

A 11 anni morde il pitbull, e si salva

Succede a Belo Horizonte.

7.25.2008

Weekend ad Arezzo



Me ne vo all'addio al celibato di un vecchio amico ad Arezzo... sopravviverò?

Qualcosa mi dice che il weekend sarà proficuo per raccogliere nuovo materiale per la sezione Italia che vai...

Questo weekend c'è pure il PLAY, Arezzo Art Festival, l'erede di Arezzo Wave. Magari mi becco pure qualcjhe bel concerto.

Vedremo, vedremo. Vi racconterò.
Intanto statemi bbbbene.

7.24.2008

Augusto Monterroso



Stavo leggendo un raccontino di Julio Cortazar, quando mi sono ricordato di un altro autore sudamericano che amo molto, anche se non leggo da troppo tempo.
Augusto Monterroso , morto nel 2003, è stato uno scrittore guatemalteco dalla grande forza visionaria, noto per essere finito nel Guinness dei primati per aver scritto il racconto più breve della storia.

Ve lo propongo in lingua originale e in traduzione.

Cuando despertó, el dinosaurio todavía estaba allí.

Quando si svegliò, il dinosauro ancora era lì.

Monterroso è senz'altro uno scrittore da scoprire; Calvino lo amava molto.
Il dinosauro è il suo virtuosismo più notevole, ma è solo uno dei suoi capolavori di brevità. Meno noto al pubblico, ma altrettanto potente è il racconto La Oveja Negra (La Pecora Nera).

En un lejano país existió hace muchos años una oveja negra.
Fue fusilada.
Un siglo después, el rebaño arrepentido le levantó una estatua ecuestre que quedó muy bien en el parque.
Así, en lo sucesivo, cada vez que aparecían ovejas negras eran rápidamente pasadas por las armas para que las futuras generaciones de ovejas comunes y corrientes pudieran ejercitarse también en la escultura.


In un lontano paese visse molti anni fa una Pecora nera.
Fu fucilata.
Un secolo dopo, il gregge pentito le innalzò una statua equestre che stava molto bene nel parco.
Così, in seguito, ogni volta che apparivano pecore nere, esse venivano rapidamente passate alle armi, perché le future generazioni di pecore comuni potessero esercitarsi anche nella scultura.

Attenzione! Monterroso può creare seria dipendenza...

La regina degli scacchi



Non conoscevo Walter Tevis. Per l'ennesima volta, dobbiamo ringraziare Minimum Fax, che ci propone la prima traduzione italiana di questo capolavoro. Tevis è l'autore dei più noti L'uomo che cadde sulla Terra (da cui è tratto il film di culto di Nicolas Roeg con David Bowie del '76), Lo spaccone (film con Paul Newman del '61) e Il colore dei soldi (Martin Scorsese, '86).

Sono rimasto stupefatto da questo romanzo stupendo, che come pochi altri riesce a raccontare in modo disincantato e genuino un mondo complesso e ambiguo come quello degli scacchi.
The Queen's Gambit racconta la storia di Beth Harmon, bambina prodigio che a 8 anni impara a giocare per caso in uno scantinato e si ritroverà presto a sfidare i più forti giocatori del mondo nei tornei internazionali più prestigiosi.
Ma gli scacchi non sono solo competizione e gratificazione intellettuale, sono anche solitudine, frustrazione, dolore. Proprio per questo Beth si trova bene alla scacchiera: cresciuta in un orfanatrofio, non ha altro che sé stessa come punto di riferimento, come ancora di salvezza. Nient'altro che sé stessa, se dimentichiamo i sedativi che le vengono somministrati da bambina nell'istituto e l'alcol che scoprirà molto presto da sola.
La traduzione letterale del titolo sarebbe "Il Gambetto di Donna"; nel gergo scacchistico un "gambetto" è un "sacrificio in apertura". Peccato che nel titolo italiano non si possa cogliere a pieno la pregnante ambiguità che Tevis instilla nella sua protagonista fin dal titolo, che ne evoca sia il trionfo (il Gambetto di Donna è il tipo di apertura che le permetterà di ottenere i successi più importanti) sia la rovina, perché per eccellere negli scacchi tutto il resto va dimenticato. Negli scacchi il sacrificio di sé stessi, fin dall'infanzia, è l'unica via verso l'affermazione sportiva.
Non è per nulla facile mantenere il giusto equilibrio nel raccontare questo mondo così ambiguo, come non è semplice descrivere nei dettagli le partite giocate da Beth Harmon senza annoiare il neofita e scontentare l'esperto, eppure Tevis riesce egregiamente in entrambe le sfide di scrittura.
Scrittura che va ben oltre la "buona resa" scacchistica, perché questo libro è di una tale potenza che non può certo essere incasellato come "romanzo sugli scacchi".
La storia di Beth è la storia di un talento, una storia di riscatto e di speranza, molto vicina a tante vicende reali della vita Tevis, che fu scrittore, scacchista, hustler e anche alcolista. Ma soprattutto un grandissimo scrittore.

UPDATED

Coincidenza (o no?): Paolo Cognetti ha appena letto e recensito Lo spaccone di Tevis sul suo blog. Difficile scindere questi due libri.
Beth Harmon e la scacchiera, Eddie Felson e il tavolo da biliardo.
Il falò dei talenti.