Sono un paio di settimane che seguo con attenzione il blog di Carlton Mellick III, dove l'argomento all'ordine del giorno è il marathon writing (leggetevi in particolare il post Quantity vs. Quality e i commenti di Adriano Barone qui e qui).
Fino a oggi, ero "solo" estremamente interessato dai ragionamenti di Mellick, ma con il suo ultimo post il giovane bizarro writer americano è riuscito a solleticare ogni più recondito poro del mio cervello attraverso un'ardita ma pregnante analogia fra poker e scrittura creativa. Cito traducendo.
Nel poker, per quanto strano possa sembrare, la fortuna tende ad aiutare gli audaci.
Lo stesso succede nel marathon writing... Scrivendo con audacia e forzandovi a completare una grande mole di lavoro in un breve periodo di tempo, affinerete molto la vostra abilità e guadagnerete una grande fiducia nei vostri mezzi. Più fiducia avrete, più audaci sarete, e più audaci sarete più avrete la fortuna dalla vostra parte e finirete per scrivere qualcosa di veramente valido.
È così che funzionano le cose in questo universo.