7.31.2008

Lo strano caso di Heath Ledger


Questa doveva essere la recensione di The Dark Knight di Cristopher Nolan. Poi, per molti motivi, è diventata una riflessione su Heath Ledger.


Perché?

1. Perché, come al solito, Spenk è più rapido di me e scrive recensioni lucide e precise.

2. Perché nonostante l'ennesima Batmobile superfica, effetti speciali notevoli, un Batman (Christian Bale) oscuro (quasi) al punto giusto, quello che di certo non dimenticherò di questo film è l'interpretazione del Joker di Heath Ledger, e non lo dico perché il giovane attore australiano è prematuramente morto subito dopo le riprese di The Dark Knight, lo dico perché, davvero, non si era mai visto al cinema un Joker così convincente: così sporco, così schizofrenico, così pazzo. Ledger si era dedicato meticolosamente alla costruzione della psicologia del Joker, vivendo da solo, in una camera d'albergo, per diverse settimane prima delle riprese, annotando su un taccuino i pensieri da psicopatico del suo personaggio, studiandone le movenze e le espressioni allo specchio.
Me lo immagino, da solo, per ore, con la lingua fuori, davanti allo specchio.
Chissà se c'è un collegamento fra questa disperata solitudine indotta e quella che Heath Ledger avrebbe voluto raccontare, se non fosse mancato prematuramente.
Coincidenze? Ho scritto pochi giorni fa de La regina degli scacchi, capolavoro di Walter Tevis. Proprio l'adattamento cinematografico di questo romanzo avrebbe segnato la prima prova di Heath Ledger dietro la macchina da presa. L'attore avrebbe dovuto iniziare a lavorare sul progetto subito dopo aver concluso le riprese di The imaginarium of Doctor Parnassus di Terry Gilliam (in uscita nel 2009). Anche se Ledger non ha terminato le riprese, Gilliam non ha avuto dubbi e ha dichiarato di voler finire a tutti i costi il film del suo pupillo (Gilliam e Ledger avevano già lavorato assieme ne I fratelli Grimm e l'incantevole strega), proprio per dedicarlo a Ledger e non sprecare il lavoro che il giovane attore aveva già svolto in esso. Nelle scene mancanti il ruolo di Ledger sarà interpretato da ben tre attori diversi, che in qualche modo renderanno così un corale tributo al giovane collega scomparso: si tratta di Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell. Ma sto divagando...
Quindi, chiudo qui.

P.S. Ennesimo velo pietoso sul doppiaggio italiano di Christian Bale...

Rick Moody

Il classico appuntamento estivo di Urania con la YEAR'S BEST SF, la vetrina delle migliori short stories di fantascienza americana, a cura del mitico duo Hartwell-Cramer, non poteva mancare nelle mie letture di luglio. Stelle che bruciano è ancora in edicola.

Miglior racconto dell'antologia, per quanto mi riguarda, Gli algoritmi dell'amore di Ken Liu, un'affascinante e inquietante storia di bambole iper-tecnologiche.
[Se siete degli inventori di bambole, forse dovreste leggere questo post di Adriano Barone].

In realtà, scrivo tutto questo perché la lettura della raccolta di quest'anno mi ha riportato alla mente quella dell'anno scorso, Venti Galassie.
In quell'antologia, il racconto di punta era Il dossier Albertina di Rick Moody. Ecco, volevo spendere due parole su Moody. Io l'ho conosciuto grazie al documentario Il lato sbagliato del ponte di Giorgio Carella e Paolo Cognetti.
Moody non è certo un autore di fantascienza tout court, eppure il suo racconto è uno dei più intensi e disturbanti che io abbia mai letto. L'albertina è una droga sintetica che permette di rivivere il passato; una New York postapocalittica ne è totalmente dipendente e il protagonista del racconto tenta di indagare e di saperne di più su questa droga, redigendo per l'appunto il dossier omonimo.
Ecco, i tipi di Minimum Fax (che bisognerebbe fargli un monumento) hanno appena ristampato il racconto, assieme ad altri due, nel volume Tre vite.
Si tratta di una piccola gemma. Fatela vostra.

Monteriggioni, San Galgano e l'Osteria dell'Acquolina

Il sabato andiamo a visitare Monteriggioni, vicino Siena, un altro splendido borgo medievale, tappa della Via Francigena, uno degli itinerari culturali del Consiglio D'Europa, che va da Canterbury a Roma.



Dopo una doverosa tappa al mitico Bar dell'Orso di Monteriggioni (le migliori merende della Toscana), andiamo a vedere una mostra di armi e armature antiche "piuttosto interattiva".







Quindi scendiamo verso Grosseto e, passando da Monticiano, raggiungiamo l'eremo di Montesiepi e l'Abbazia di San Galgano. Nell'Eremo di Montesiepi è custodita la mitica spada che San Galgano avrebbe miracolosamente infisso nella roccia nel 1180.
Dopo più di 800 anni è ancora lì.





In serata, altra scorribanda per Arezzo. Solito burdel, condito da un'ottima chianina che una bancarella ci griglia in diretta alle ore 00.35. I love Arezzo!



La domenica, purtroppo, ce ne torniamo a casa, non prima di aver piantato una bandierina gastronomica d'eccezione all'Osteria dell'Acquolina di Terranuova Bracciolini. Una fiorentina da un chilo e mezzo davvero commovente...

7.30.2008

La Cittadella della Pace e Arezzo Wi-Fi



Io e il Cace arriviamo direttamente a Rondine , dove ci attende il nostro amico Mauro, che si occupa delle relazioni internazionali dell'associazione Rondine cittadella della Pace.
Per certi versi, Rondine mi ha ricordato molto l'esperienza di Santa Fosca, la casa studentesca dove ho abitato per molti anni a Venezia, certo la missione di Rondine è ben più ampia: far convivere e studiare assieme ragazzi provenienti da zone di guerra.
L'idea è di promuovere una cultura capace di risolvere i conflitti mediante la testimonianza del dialogo e della pacifica convivenza.
La location di questo studentato internazionale dalle grandi ambizioni è stupenda. Rondine è un piccolo borgo medievale, situato al confine che divide i comuni di Arezzo e Castiglion Fibocchi, dista 12 km dalla città di Arezzo. Posto lungo il corso del fiume Arno, si trova al centro della Riserva Naturale di Ponte Buriano e Penna. Dal borgo di Rondine partono numerosi sentieri e percorsi naturalistici che si sviluppano all’interno della Riserva.


La sera ceniamo lì con i ragazzi, nella locanda del borgo, che ha una terrazza con una vista bellissima sulla valle. Buon cibo, ma soprattutto buon vino.
Ovviamente non arriviamo a mani vuote, due bottiglie di Ripasso della Valpolicella facilitano non poco le nuove amicizie. Scopro l'esistenza di repubbliche russe come l'Abcazia, l'Inguscezia e la Buriazia.
Dopo cena andiamo ad Arezzo, in città è in corso il Play Art Festival e suona Ben Harper. Arriviamo a fine concerto, ma c'è un gruppo locale che va avanti fino alle due, e c'è anche un chiosco che fa gli spritz, quindi...



Arezzo è una città bellissima, sono rimasto davvero senza parole.
Ma c'è di più: Arezzo è anche una città all'avanguardia! Ad Arezzo è infatti stata installata la prima rete wireless municipalizzata d'Italia. Questo significa internet gratuito nei principali parchi del centro e nei palazzi comunali. Da non credere! Sto pensando seriamente di andare a vivere ad Arezzo per un po'...


to be continued

A 11 anni morde il pitbull, e si salva

Succede a Belo Horizonte.

7.25.2008

Weekend ad Arezzo



Me ne vo all'addio al celibato di un vecchio amico ad Arezzo... sopravviverò?

Qualcosa mi dice che il weekend sarà proficuo per raccogliere nuovo materiale per la sezione Italia che vai...

Questo weekend c'è pure il PLAY, Arezzo Art Festival, l'erede di Arezzo Wave. Magari mi becco pure qualcjhe bel concerto.

Vedremo, vedremo. Vi racconterò.
Intanto statemi bbbbene.

7.24.2008

Augusto Monterroso



Stavo leggendo un raccontino di Julio Cortazar, quando mi sono ricordato di un altro autore sudamericano che amo molto, anche se non leggo da troppo tempo.
Augusto Monterroso , morto nel 2003, è stato uno scrittore guatemalteco dalla grande forza visionaria, noto per essere finito nel Guinness dei primati per aver scritto il racconto più breve della storia.

Ve lo propongo in lingua originale e in traduzione.

Cuando despertó, el dinosaurio todavía estaba allí.

Quando si svegliò, il dinosauro ancora era lì.

Monterroso è senz'altro uno scrittore da scoprire; Calvino lo amava molto.
Il dinosauro è il suo virtuosismo più notevole, ma è solo uno dei suoi capolavori di brevità. Meno noto al pubblico, ma altrettanto potente è il racconto La Oveja Negra (La Pecora Nera).

En un lejano país existió hace muchos años una oveja negra.
Fue fusilada.
Un siglo después, el rebaño arrepentido le levantó una estatua ecuestre que quedó muy bien en el parque.
Así, en lo sucesivo, cada vez que aparecían ovejas negras eran rápidamente pasadas por las armas para que las futuras generaciones de ovejas comunes y corrientes pudieran ejercitarse también en la escultura.


In un lontano paese visse molti anni fa una Pecora nera.
Fu fucilata.
Un secolo dopo, il gregge pentito le innalzò una statua equestre che stava molto bene nel parco.
Così, in seguito, ogni volta che apparivano pecore nere, esse venivano rapidamente passate alle armi, perché le future generazioni di pecore comuni potessero esercitarsi anche nella scultura.

Attenzione! Monterroso può creare seria dipendenza...

La regina degli scacchi



Non conoscevo Walter Tevis. Per l'ennesima volta, dobbiamo ringraziare Minimum Fax, che ci propone la prima traduzione italiana di questo capolavoro. Tevis è l'autore dei più noti L'uomo che cadde sulla Terra (da cui è tratto il film di culto di Nicolas Roeg con David Bowie del '76), Lo spaccone (film con Paul Newman del '61) e Il colore dei soldi (Martin Scorsese, '86).

Sono rimasto stupefatto da questo romanzo stupendo, che come pochi altri riesce a raccontare in modo disincantato e genuino un mondo complesso e ambiguo come quello degli scacchi.
The Queen's Gambit racconta la storia di Beth Harmon, bambina prodigio che a 8 anni impara a giocare per caso in uno scantinato e si ritroverà presto a sfidare i più forti giocatori del mondo nei tornei internazionali più prestigiosi.
Ma gli scacchi non sono solo competizione e gratificazione intellettuale, sono anche solitudine, frustrazione, dolore. Proprio per questo Beth si trova bene alla scacchiera: cresciuta in un orfanatrofio, non ha altro che sé stessa come punto di riferimento, come ancora di salvezza. Nient'altro che sé stessa, se dimentichiamo i sedativi che le vengono somministrati da bambina nell'istituto e l'alcol che scoprirà molto presto da sola.
La traduzione letterale del titolo sarebbe "Il Gambetto di Donna"; nel gergo scacchistico un "gambetto" è un "sacrificio in apertura". Peccato che nel titolo italiano non si possa cogliere a pieno la pregnante ambiguità che Tevis instilla nella sua protagonista fin dal titolo, che ne evoca sia il trionfo (il Gambetto di Donna è il tipo di apertura che le permetterà di ottenere i successi più importanti) sia la rovina, perché per eccellere negli scacchi tutto il resto va dimenticato. Negli scacchi il sacrificio di sé stessi, fin dall'infanzia, è l'unica via verso l'affermazione sportiva.
Non è per nulla facile mantenere il giusto equilibrio nel raccontare questo mondo così ambiguo, come non è semplice descrivere nei dettagli le partite giocate da Beth Harmon senza annoiare il neofita e scontentare l'esperto, eppure Tevis riesce egregiamente in entrambe le sfide di scrittura.
Scrittura che va ben oltre la "buona resa" scacchistica, perché questo libro è di una tale potenza che non può certo essere incasellato come "romanzo sugli scacchi".
La storia di Beth è la storia di un talento, una storia di riscatto e di speranza, molto vicina a tante vicende reali della vita Tevis, che fu scrittore, scacchista, hustler e anche alcolista. Ma soprattutto un grandissimo scrittore.

UPDATED

Coincidenza (o no?): Paolo Cognetti ha appena letto e recensito Lo spaccone di Tevis sul suo blog. Difficile scindere questi due libri.
Beth Harmon e la scacchiera, Eddie Felson e il tavolo da biliardo.
Il falò dei talenti.

Le morti di Ian Stone



Concordo in pieno con Adriano e vi rimando perciò alla sua recensione.

7.22.2008

Kurt Vonnegut



Sempre durante la serata del "cacciavite nelle ovaie", ho avuto modo di parlare a lungo di Vonnegut, come non facevo da tempo.
Che voglia di rileggerlo! Mi sono subito buttato su Le sirene di Titano (rigorosamente in edizione Eleuthera).
Non c'è dubbio, senza Vonnegut il mondo sarebbe stato decisamente più triste, almeno il mio...

Kurt Vonnegut è morto poco più di un anno fa e non scriverà più.
Come direbbe lui, con il lucido umorismo caustico che lo contraddistingueva, questo non vi esime certo dal catapultarvi ora a leggere i suoi capolavori; peccato solo che i diritti d'autore non finiscano più nelle sue tasche...
In primis, Mattatoio numero 5 o La crociata dei bambini.
George Roy Hill ne ha anche tratto un film, mai uscito in Italia: Slaughterhouse-Five.

"Noi siamo ciò che facciamo finta di essere, e dovremmo porre più attenzione in ciò che facciamo finta di essere".

Il cacciavite nelle ovaie

In ottemperanza al mio impegno di prendere le cose un po' più sul serio, ecco un post per angloparlanti (o almeno anglocapenti), per cui mi trovo obbligato a creare una nuova categoria: "minchiate".
Il titolo del post non c'entra un cazzo, ma dà un'idea abbastanza precisa del fastidio che quanto sto per mostrarvi susciterà, oltre a essere stato il simpatico tormentone di una recente serata alcolica veronese.

Per vie traverse, ho scoperto che non esiste solo il Forum nostrano con Rita Dalla Chiesa, ma nella terra d'Albione è molto popolare un programma quasi identico, chiamato Judge Judy.
Su Youtube ci sono molti episodi, a dir poco esilaranti, altro che Forum.
Assolutamente mitica la puntata che vede opposti una povera ragazza e il leader del gruppo metal Skitzo, che difende davanti a Judge Judy il suo diritto a comportarsi secondo l'etica del rock! In fondo, ha solo vomitato sulla ragazza dopo averla trascinata sul palco!
"Andiamo, suoniamo da 20 anni...".
Imperdibile.

Ma non è finita qui!
Curiosando tra i link di Yutubbo, scopro che lo stesso personaggio, qualche anno prima, è comparso anche in una puntata di Jerry Springer sullo stesso "argomento".
La secchiata di vomito finto è da antologia...
"Now do you see what I'm talking about?".

Scena finale.
No, non è ancora finita.
Il signor Lance Ozanix, il nostro simpatico personaggio, è finito anche su Ripley's Believe it or not per la sua "particolare abilità".
Sconsigliato ai deboli di stomaco...

7.19.2008

L'albergo di cristallo

Succede a Venezia.

5.000

Con poco più di sei mesi di vita, oggi questo blog ha superato le 5.000 pagine visitate totali. Grazie a tutti per la compagnia!
Forse devo iniziare a prendere le cose un po' più sul serio?


Naaaaa!


Stay tuned, see you on Monday!

:-D

7.17.2008

il limitare del bosco

c'è quello spazio dove
non vorresti entrare,
quella striscia sottile
di notte
dove i sogni
sono come catene,
porte dentro la porta
che una volta aperta
resta chiusa

ha un fascino perverso il bosco
sul limitare,
riluce di quel candore
infernale che ammalia,
ma fa anche tremare
i polsi

come se fosse la mente
a voler entrare,
mentre il cuore
se ne vuole scappare

7.15.2008

la stanza oscura

segreti
da custodire
e schiavi i custodi
dei segreti,
presto han bisogno
di averne di propri,
segreti grevi, che valgano
la pena di una strada
senza bivi.

li sento pulsare
nei miei sogni
come difetti di circolazione,
li vedo svendere sorrisi,
origliando alla porta
della coscienza,
e ferendosi sui cocci
di bottiglia di antinomie infinite.

Il corpo e lo spirito,
l'attesa suprema,
il corpo della libertà
è un guscio vuoto,
una campana di cristallo
sottile, infrangibile
dall'interno.

Etta Scollo

Anni fa ero un habituè del Far East Film Festival di Udine.
Il film più bello che io abbia mai visto a Udine è stato Bad Guy di Kim Ki-duk.
Il momento più emozionante del film, dove ci viene rivelato il mistero che tiene in piedi tutta la tensione drammatica della storia, è accompagnato da una canzone in italiano, cantata da una donna. Ho cercato a lungo di scoprire di chi si trattasse.
Dopo qualche tempo ce l'ho fatta. Si chiama Etta Scollo ed è una cantante siciliana emigrata in Germania, dove è davvero una celebrità.



La canzone contenuta in Bad Guy è I tuoi fiori. Potete vedere la sequenza del film con la canzone sulla pagina Myspace di Etta Scollo.

7.14.2008

Kaki King




Non è la prima volta che scrivo qui di Kaki King.
Ho ascoltato molto il suo primo disco in questi giorni, Everybody Loves You; a ogni ascolto mi sembra più bello e originale.
Da poco è uscito il suo nuovo album, Dreaming of Revenge, che sviluppa in modo notevole la strada intrapresa due anni fa con ...Until We Felt Red.
Una musicista geniale, che al 4° disco ancora non ha esaurito la sua vena innovativa.

7.13.2008

nelle vene

Ricordo quell'olio
spanto con cura
in cerchi concentrici
a incastonare oggetti
come insetti nell'ambra.

Ricordo le partenze
e le lacrime e i saluti
i gesti inutili
che non si può fare a meno di compiere.

Mi ascoltavi, ricordo,
seduti a bere in campo...
Ascoltavi un delirio dopo l'altro
come fossero storie perfette
parole lucide, splendenti;
erano solo gocce
di sangue senza sapore.
E che tenerezza sentirti dire
che non conta il dolore.
Mi consolavi.
E poi vederti suonare avviluppato dai tentacoli
della medusa.

Ricordo quel bar a Padova
dove ci siamo incontrati
e quell'imbarazzo strano
quando abbiamo capito, subito,
che parlare non serviva.
Abbiamo suonato in camera tua,
con l'entusiasmo
con cui si gioca a figurine
da bambini.

Ricordo il rubinetto del tuo bagno,
rovesciato,
che sembra di essere alle terme.
E quante case e quanti luoghi
in così poco tempo.

Ricordo il concerto degli Zu
e il cartello che ho rubato
da quel cantiere,
dopo quindici spritz.
E nacque Rebecca.

E ora sento iniziare
un nuovo mondo ancora,
un'onda potente s'innalza
all'orizzonte
stagliandosi alla luna,
in quella luce fioca
e penetrante
che hanno le albe morbide
piene d'attesa
che senti scorrere nelle vene.

niente e tutto

Leggo un breve saggio di Asimov sui neutrini
e sulla struttura dell'Universo,
è in fondo a un Urania dell'81
con dei racconti di Philip Dick.
Il titolo è lo stesso di questa poesia.
Lo leggo appena mi sveglio,
non so cosa cazzo mi passa per la testa,
leggere un saggio di astrofisica appena sveglio
dopo la piomba fotonica di ieri.
I fotoni non hanno massa, scopro;
forse è questo il collegamento.
O forse il tuono micidiale che è rimbombato per tutto il quartiere
ha a che fare con il mio risveglio improvviso
e così lucido: voglia di leggere di astrofisica.
Piove a dirotto, ma dura solo un minuto.
Cinque spritz, almeno una bottiglia di vino,
qualche grappa (Storica Nera),
X birre per chiudere: il mio countdown di ieri sera.
Per ogni nucleone dell'Universo sembra che vi siano circa
1.000.000.000 di fotoni e 3.000.000.000 di neutrini.
I nucleoni sono i protoni e gli elettroni,
che mi fanno sempre un po' ridere,
perché mi sembra di parlare di dolci natalizi,
invece sono particelle cosmiche.
I panettoni non sono particelle cosmiche.

Poi vado a comprare il giornale: Zuffa sul bus: napoletano nei guai per interruzione di pubblico servizio e procurato allarme.
Io c'ero. Gli ho pure urlato dietro.
Voleva accoltellarmi con un mazzo di chiavi.
Vado alla Feltrinelli e resto basito
da quanti titoli di libri appena usciti
contengano le parole: tette culo porno.
Ho finito per eccitarmi alla Feltrinelli.
Compro La regina degli scacchi di Tevis.

Ogni secondo vengono espulsi dal Sole
1,75x1088 neutrini.
Vale a dire 175 trilioni di trilioni
di trilioni di neutrini.
La quantità media di sperma prodotta da un uomo
è di è di 1,5/5 ml. per eiaculato.
Con ogni coito,
un uomo perde circa il 30% del fabbisogno giornaliero di zinco.
I neutrini non hanno massa
eppure sono loro a comporre la massa dell'Universo
perché sono in perenne oscillazione.
Queste particelle di niente oscillanti costituiscono,
di fatto, l'Universo.

E gli spermatozoi? Oscillano?

Ho creato questa nuova categoria, "poesie catalane", per identificare alcune poesie
che ho scritto ispirandomi al mitico Guido Catalano, assecondandone in qualche modo
alcune piccole, deliziose, manie stilistiche.
Sia lode a lui.

A Grave is a Grim Horse



Sono a Venezia e sto ascoltando il nuovo disco di Steve Von Till.

What's done is done.
What's gone is gone.

7.11.2008

non è notte

Non è notte
finché il buco non è pieno
il foro stretto della pena.

Non è notte
finché il braccio non è stanco
un'eruzione, un fiume in piena.

Non è notte
quando ancora le tue mani
le tue stesse dita stringono
poi accarezzano e infine
uccidono.

Non è notte
quella che ti sembra notte
perché il buio è un cosmo intero.

Non è notte
quando sempre le tue mani
le tue stesse dita tremano
poi si spezzano
e svaniscono.

Funny Games U.S.



Il remake shot by shot del cult movie di Michael Haneke del 1997 è in sala. Cast: Naomi Watts, Tim Roth, Michael Pitt e Brady Corbet.
Un film semplicemente geniale. Il remake, una volta tanto, non fa rimpiangere l'originale, anche se, come prima volta, il Funny Games del '97 colpisce di più.

Il mio consiglio è di recuperare il primo e rivederlo poi in versione remake.
Tanto lo vorrete rivedere di sicuro...

Info, gadget e tutto quello che volete sul sito ufficiale di Funny Games U.S..

(Rasta)Legalized



Notizia singolare questa.
Rasta for life?

7.10.2008

Non è un paese per (reprise)

Mi associo in toto alle idee e alle segnalazioni di Adriano sui temi di recente attualità politica.

Segnalo anche le divertenti, lucide, caustiche "poesie incivili" di Andrea Camilleri.

Marco Travaglio stupisce sempre per precisione e acume analitico.

7.09.2008

L'insostenibile fragilità di internet

La rete, il world wide web. Appesi a un filo, a una "ragnatela" di byte controllata dall'uomo, o da molti uomini, o da pochi uomini potenti, ma non certo da un dio.
Potrebbe crollare tutto, da un momento all'altro, potrebbe davvero.

Questo è il pensiero che questa notizia scatena in me.
Questa volta è andata bene (o forse è andata male?).

Dan Kaminski, uno dei guru informatici ad aver individuato la mega falla e ad aver coordinato i lavori per ricucirla, spiega tutto nel suo sito, dove potete anche fare un check online della sicurezza dei DNS che usate sul vostro pc.

Daniele Genocchio è Maestro Internazionale



Con il 4° posto ottenuto nel torneo di Jesolo del mese scorso, il trevigiano Daniele Genocchio conquista la 3° e decisiva norma di Maestro Internazionale di scacchi.
Daniele ha un punteggio ELO di 2420 e guarda ora verso il titolo di Grande Maestro.
So che ce la farai!

Parched (the band)



Sta per uscire un disco letteralmente fenomenale.

Eraldo Bernocchi non ha bisogno di grandi presentazioni: vero guru dell'elettronica, nonché autore delle colonne sonore di Nirvana e Denti.

Davide Tiso è il leader e fondatore degli Ephel Duath.

Parched è un progetto che combina le atmosfere ambient di Bernocchi con le chitarre di Tiso. L'obiettivo è ricreare le atomosfere di un deserto urbano. Più info, nonché due brani in anteprima li trovate sulla pagina MySpace di Parched.

7.08.2008

COUCHSURFING

Sono pigro e rimando alla pagina Wikipedia sul CouchSurfing per tutte le delucidazioni.

Mi limito a dire che è una figata, nonché la prima online community che sia riuscita a destare davvero il mio interesse e a cui abbia voglia di partecipare attivamente.

Ho conosciuto persone che mi hanno fatto tornare un briciolo di fiducia nei confronti del genere umano.

Perché "il mondo è più piccolo di quello che pensi!".

Ci sono anch'io.

Happy Tree Friends e altre amenità



Ma non ho mai fatto un post sugli Happy Tree Friends???
Incredibile.
Eccolo, dunque.
Dal sito si possono scaricare anche podcast gratuiti.

LA-LA LA-LA-LA...

Già che siamo in tema di splatter, vi segnalo anche questo simpatico gioco online, con cui potrete scaricare lo stress della calura estiva. Il nome è tutto un programma: The Torture Game.
(Grazie Mirko)

Libri che voglio assolutamente leggere quest'estate

Metapop
di Paul Morley

Atipica storia della musica, un po' per iniziati forse, ma promette bene.

Paura della matematica
di Peter Cameron

Raccolta di racconti di Cameron, dopo il fortunato romanzo Un giorno questo dolore ti sarà utile.
UPDATED
No, non lo voglio leggere più. Ve lo spiega Paolo Cognetti il perché, oltre a darvi molti altri ottimi consigli di lettura.


La rivincita di Capablanca

di Fabio Stassi
La regina degli scacchi
di Walter Tevis

Due romanzi a tema scacchistico di due interessanti giovani autori.

Firmino
di Sam Savage

Un topo divora libri in uno scantinato... e finisce per innamorarsi della letteratura.

L'uomo che cade
di Don De Lillo

L'11 settembre secondo De Lillo.

7.04.2008

Nato il 9 di luglio

A 31 anni, 6 mesi e 14 giorni scopro un particolare inquietante.

Io ho tanti amici.
Gli amici veri sono un po' meno, ma sono sempre tanti.
I super amici/quasi parenti sono pochi. Di questi, solo pochissimi sono maschi.
Di questi ultimi, scopro oggi che due compiono gli anni lo stesso giorno, con solo un anno di differenza: 9 luglio '75 e '76.

Uno dei due è TheMachine.
L'altro non ha un blog, ma vi assicuro che i suoi Paccheri con i calamari sono fotonici.

endless

le parole
aprono stanze
iniziano cerchi
che non si chiudono

un attesa che fa male
il punto di vista
alla deriva
nell'infinito circolo
di violenza

quando non puoi sentire
quando non riesci
a strapparti via
la pelle
al primo filo di vento