10.04.2009
10.03.2009
9.30.2009
Quale sarà la prossima gaffe di Berlusconi? Puntate gente!
Questa resta comunque e sempre la mia preferita:
9.21.2009
7.27.2009
La fortuna aiuta gli audaci
Sono un paio di settimane che seguo con attenzione il blog di Carlton Mellick III, dove l'argomento all'ordine del giorno è il marathon writing (leggetevi in particolare il post Quantity vs. Quality e i commenti di Adriano Barone qui e qui).
Fino a oggi, ero "solo" estremamente interessato dai ragionamenti di Mellick, ma con il suo ultimo post il giovane bizarro writer americano è riuscito a solleticare ogni più recondito poro del mio cervello attraverso un'ardita ma pregnante analogia fra poker e scrittura creativa. Cito traducendo.
Nel poker, per quanto strano possa sembrare, la fortuna tende ad aiutare gli audaci.
È così che funzionano le cose in questo universo.
7.17.2009
Anamorph
Questo serial killer movie del 2007 ha più di una ragione per essere visto. Quarto lungometraggio dell'indipendente Henry S. Miller, Anamorph è un thriller hard bolied che più che Saw o Seven ricorda Raymond Chandler e Léo Malet. Willem Dafoe è il detective Stan Aubray, che indaga sugli omicidi di un serial killer/artista soprannominato Zio Eddie. Dopo cinque anni dalla cattura del presunto Zio Eddie, gli omicidi ricominciano e Aubray si ritrova sopraffatto dai ricordi dei passati omicidi e dal dubbio di non aver messo dietro le sbarre l'uomo giusto. Il killer lascia le vittime inserite in veri e propri quadri, installazioni "artistiche" con misteriosi rimandi e indizi nascosti, molti dei quali fanno direttamente riferimento a Aubray, lasciando intendere un coinvolgimento personale del detective con il killer. Dafoe è perfetto nel ruolo dell'investigatore laconico e silenzioso, appassionato di sedie antiche, quasi senza amici. Aubray lentamente mette assieme, senza forzature, i pezzi del puzzle artistico proposto dal killer, che non manca di interesse e fascino, e che ovviamente passa attraverso l'anamorfismo.
Notevole il finale baconiano, come anche la colonna sonora a cura di Reinhold Heil, già all'opera ne Il Profumo.
7.15.2009
Morto Charles N. Brown, fondatore di Locus
Il 12 luglio è mancato nel sonno Charles N. Brown, classe 1937, fondatore della seminale rivista di fantascienza Locus.
Segnalo l'articolo su fantascienza.com e il necrologio su Locus Online.
Mi-To Settembre Musica 2009 - Focus Giappone
Per ulteriori informazioni potete scaricarvi il programma completo del Festival qui e il programma dettagliato del Focus Giappone qui.
Per ulteriori info visitate il sito di MiTo SettembreMusica.
7.14.2009
OGGI SCIOPERO
Per aderire anche tu all'appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana vai qui.
7.09.2009
7.08.2009
Alla scoperta di David Sedaris
Trattasi di uno scrittore di origine greca (info biografiche qui) di cui mi è capitato di leggere un divertentissimo testo, letto in occasione del festival Conversazioni di Capri, quest'anno dedicato ai vizi capitali.
In questo scritto inedito, Sedaris affronta il tema dell'avidità.
Vuole l' autografo? Lasci pure la mancia...
Quando uno scrive da un po' di tempo è naturale che cominci a nutrire qualche speranza. Per me l' obiettivo è sempre stato un tour promozionale. Firmare le copie, leggere ad alta voce, portarsi appresso tutta una serie di penne e pennarelli in uno specialissimo astuccio: ecco la vita che faceva per me. Quando infine pubblicai il mio primo libro, andai in otto città, e in ognuna ricevetti manifestazioni dì solidarietà. «Spostarsi in continuazione dev' essere terribile», insisteva la gente. Usavano un sacco la parola «punitivo», ma io me la godetti dal primo all' ultimo istante. Il tour per l' edizione tascabile durò il doppio, e dunque mi piacque il doppio. Per i libri successivi il tour fu di un mesetto, con una media di venticinque città. Se non mi sono mai stancato è perché ho avuto molta fortuna, una fortuna anche un po' ingiusta. Lavorando alla radio mi ritrovo ad avere un pubblico gonfiato, nel senso che mi capita di arrivare in una libreria e trovare ad aspettarmi tra le trecento e le mille persone. Non tutte comprano libri, ma per me non è mai stato un fattore determinante. Se un reading è in programma alle sette, a me piace arrivare in libreria per le cinque. Così posso darmi subito da fare, dedicandomi a quelli che arrivano in anticipo. La sessione di firme più lunga che ho fatto è durata otto ore. È terribile pensare di stare in piedi per tutto quel tempo, ma molti non l' hanno fatto. Dopo il reading se ne sono andati a cena, per tornare con i loro libri più tardi. Alcuni sono andati a cena e a vedere un film. Altri sono andati a cena e il film l' hanno girato. Dopodiché sono tornati e mi hanno offerto le loro manifestazioni di solidarietà. «Dio, sarà stanco morto». Può suonare retorico, ma è vero che non ho mai scordato la mia fortuna. Ero ciò che avevo sempre desiderato, e in una versione talmente grande, talmente esagerata che se anche qualcuno si poneva in maniera sgradevole, io ne volevo ancora. Poi sono diventato avido, e per poco non ho rovinato tutto. La cosa ha avuto inizio durante il tour per l' edizione tascabile di Mi raccomando tutti vestiti bene. Ero a Naperville, nell' Illinois, e stavo andando alla libreria con la persona che ti accoglie in ogni città e ti porta alle interviste e agli appuntamenti. Mi ricordo che era sabato pomeriggio. Ero a corto di contanti, e così ci siamo fermati a un bancomat, dove ho infilato la carta nella fessura e sono stato mandato a quel paese. La scena si è ripetuta nei due bancomat successivi. L' accompagnatore, Bill, si è offerto di anticiparmi un po' di soldi, ma io avevo un' idea migliore. In America ormai tutti hanno il contenitore per le mance. È un fenomeno cominciato nelle caffetterie. Ha invaso le tintorie e i fioristi, e in seguito un po' tutte le attività commerciali. In un albergo di Memphis ho visto un pianoforte meccanico con sopra un contenitore per le mance. È stato allora che ho capito che tutto era possibile. E così, visto che la mia carta non funzionava, ho messo un bicchiere sul tavolo dove firmavo i libri. «Per cos' è?», mi ha chiesto una signora. E io: «Per le mance, no?». «Gli scrittori prendono la mancia quando firmano i libri?». «Ma certo», le ho risposto. «Perché non dovrebbero?».
Lei ha lasciato un paio di monetine. Ecco cos' ho imparato alla fine del primo giorno: quando il bicchiere è pieno, la gente pensa che di soldi ne hai a sufficienza, ogni tanto bisogna svuotarlo. Oppure, meglio ancora, procurarsi un contenitore più capiente. E non intendo un barattolo di caffè. Intendo un vaso. È così che sono passato da ventotto dollari a sera a duecentotrenta. Un' altra cosa che ho imparato è che incoraggiarli aiuta. «Oddio!», dicevo, non proprio urlando ma quasi, «Guardate, Todd ha appena lasciato due dollari! Che gentile, no?». Così scoraggiavo il ricorso alle monetine, e stimolavo quelli che venivano dopo Todd a seguire il suo esempio. Ho cominciato a chiedere mance quel sabato, pensando di continuare fino a mercoledì. Nel frattempo avrei parlato con la banca e ricevuto un bancomat nuovo. Il bancomat è poi arrivato, ma a quel punto mi sono accorto che avevo imboccato un cammino senza ritorno. Da duecentotrenta dollari al giorno sono passato a quattrocento, ampliando la gamma dei servizi offerti. Continuavo ad arrivare nel negozio due ore prima, cominciando a firmare i libri di quelli che erano arrivati in anticipo. Ora, però, un quarto d' ora prima che il reading iniziasse mi piazzavo in fondo alla sala e dicevo: «Se volete, per cinque dollari firmo il libro subito». Detto così sembra tanto, ma potendo scegliere tra pagare cinque dollari e aspettare cinque ore una persona sana di mente cosa farebbe? «Ha il resto di venti?», mi chiedeva qualcuno. E io: «Certo». Din, din. A Las Vegas ho tirato su duecentonovantadue dollari. Ad Anchorage, trecentoquarantaquattro. A Los Angeles un tizio mi ha dato un biglietto da cento per farsi autografare tre libri. «Lei non capisce», gli ho detto. «Io di questi soldi non ho bisogno». «E io voglio darglieli lo stesso», mi ha risposto. Se fuori dalla porta avesse trovato un mendicante non avrebbe mollato un centesimo, ma la gente ama dare soldi a chi non ne ha bisogno. Era una specie di gioco. «Ecco dieci dollari». «Eccone venti». «Ehi, Mike, dagliene cinquanta!». Continuavo a ripetermi che era tutto uno scherzo, però ogni tanto osservavo la cosa da un' altra angolazione, come quelle immagini che se le guardi da un lato vedi una bella ragazza, e dall' altro un teschio. A quel punto provavo vergogna, ma mai abbastanza da smettere. A Louisville, nel Kentucky, ho accettato i soldi della paghetta di un bambino di dieci anni che per venirmi a sentire aveva fatto un viaggio di due ore e mezzo. Non prendevo la gente di petto, non ho mai detto a qualcuno che doveva darmi la mancia, eppure dopo un po' di tempo, parlo di ore, non di settimane, ho cominciato a odiare quelli che non mi davano niente. Stronzi egoisti, pensavo. Poco importava che avessero comprato il libro, e aspettato in piedi, al caldo, in fila. A fine serata contavo i soldi. Solo duecentoquattordici?, pensavo. In questa libreria non ci metto più piede. Città che una volta visitavo volentieri ora mi sembravano posti da pezzenti. San Francisco, per esempio, e Boulder, in Colorado, capitale americana del braccino corto. Dallas invece non era male: quattrocentocinquantaquattro dollari! Nuovo record. Avevo cominciato a metà del tour, e una volta finito mi sono ritrovato con più di quattromila dollari. La mia raccolta di racconti successiva, Quando siete inghiottiti dalle fiamme, è uscita nel giugno del 2008. Il tour è durato un mese, e pur essendomelo goduto non sono riuscito a togliermi di dosso la sensazione che mancasse qualcosa. Migliaia di cose, a dire il vero. Certe sere guardavo la folla davanti a me e non pensavoDio quanto sono fortunato, ma Chissà quanti soldi mi avrebbero dato.
David Sedaris
Le domande della Padania a Silvio
8 luglio 1998. La Padania strilla in prima pagina. “Berlusconi e Cosa Nostra. Cavaliere, risponda alle 11 domande e potrà scagionarsi”.
Palermo arrivano notizie gravissime: Silvio Berlusconi è sotto inchiesta per riciclaggio di capitali di Cosa Nostra. Noi offriamo al Cavaliere la possibilità concreta di smentire e distruggere ogni sospetto al suo riguardo. È sufficiente che risponda – punto per punto, nome per nome – alle nostre richieste di chiarimenti sulle sue attività imprenditoriali. Spieghi, citi chi, come, dove e perché gli fornì nell’arco di 10 anni, all’inizio della sua carriera, i fortissimi capitali che permisero a un giovane di soli 32 anni e senza patrimoni familiari di mettere in moto una macchina edilizia capace di costruire interi quartieri. Sveli questo mistero e prosegua facendo cadere gli altri schermi che impediscono di capire le fonti di così tanto denaro e le successive, strabilianti, scelte gestionali. Parli, Cavaliere. Parli o taccia per sempre».
7.02.2009
FRINGE SELF - 2nd song on Myspace!
Please listen to it and let us have your feedback!
More info and stuff on Fringe Self blog.
Get Fringe!
6.28.2009
Suffocation: new album in streaming + History Channel commercial!
TETSUO PROJECT!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
20 anni dopo, il mito ritorna!!!
E una volta tanto, qualcuno ha trovato le palle di mandare a fare in culo Quentin Tarantino. Chi? Tsukamoto Shin'ya ovviamente.
Secondo Tarantino, il terzo Tetsuo doveva essere girato in America e codiretto da lui e Tsukamoto.
Ma il buon Shin'ya è un'artista di rara integrità, uno che monta ancora i film "con la manina", come dice lui: Tetsuo Project (questo il titolo provvisorio del terzo Tetsuo) sarà il suo primo film girato in inglese, ma il set rimane Tokyo, niente trasferta negli USA.
Anzi, sarà l'attore Eric Bossick a impersonare l'uomo d'affari statunitense in viaggio a Tokyo che dovrà fare i conti con la ben nota malattia "metallica".
Qui trovate la press release ufficiale in inglese.
Sotto, alcune still dal set.
Io ho già la bava alla bocca!!!
Nine Inch Nails + Korn + Mars Volta @ Milan 26.06.09
Mi son fatto un po' trascinare (ormai sono allergico ai grandi eventi live) ma alla fine sono andato a vedere questo mini-festival, se non altro perché trattavasi dell'ultimo tour dei Nine Inch Nails, almeno per un po'.
Ovviamente, siamo arrivati per i Mars Volta, visto che Killswitch Engaged hanno cancellato il tour europeo, Duff Mckagan mi fa solo tanta tenerezza e Super Elastic Bubble Plastic...
Impeccabili i Mars Volta, peccato però vederli in action alle 6 del pomeriggio, in piena luce. Per non parlare dalle secchiate d'acqua che improvvisamente sono cadute sull'Idroscalo e su Milano, esattamente lungo tutto lo show dei Mars Volta. I due capelloni ex-At The Drive non lesinano virtuosismi, ma sinceramente, tra la pioggia e la coda per la birra, non posso dire di aver seguito il concerto con totale attenzione. Diciamo che andrò ad ascoltarmi il nuovissimo Octahedron e me li rivedrò con calma un'altra volta. Nota di merito per Thomas Pridgen, il nuovo batterista inserito verso la fine del 2007, davvero notevole. Mi ha ricordato, sia per fisionomia che per tecnica e tocco, il mitico Will Calhoun dei Living Colour (che tra l'altro hanno un [imperdibile!] nuovo album in uscita il 15 settembre, dopo ben 6 anni di silenzio.
I Korn, ormai orfani di Head, hanno tenuto un bel palco, con un Johnathan Davis tornato in splendida forma. Impressionante il sostituto temporaneo di David Silveria alla batteria, Ray Luzier, batterista a dir poco stratosferico! Forse è addirittura troppo per i Korn, certo che se lo inserissero in line-up definitivamente e partecipasse alla stesura dei pezzi del prossimo album...
Che dire dei Nine Inch Nails?
Più che una band, un culto!
Show di luci davvero spettacolare (visto che è l'ultimo tour europeo non devono aver badato a spese) e band più in forma che mai. Soprattutto Robin Finck (ex chitarrista anche dei Guns'n'Roses) ha fatto un'ottima impressione, sia per un incredibile suono di chitarra gommoso e tagliente sia per una performance super coinvolgente.
In scaletta tutto il meglio della storia dei NIN, da Mr. Self Destruct a Head Like A Hole, da Suck a The Fragile, dalla sempre convulsa March Of The Pigs (mio pezzo preferito dei NIN) alla classica chiusura concerto con la cover di Hurt di Johnny Cash.
In realtà, i NIN suoneranno ancora in Italia, precisamente il 22 luglio all'Ippodromo delle Capannelle di Roma. Io ci penserò, ma chi non è venuto a Milano non se li può certo perdere!
Updater miscellaneo
Tante cose, come direbbe il mitico Lapo...
Con i Fringe Self stiamo procedendo bene: il piano di avere un EP di 5 pezzi pronto per l'autunno è ancora in piena forma. Sul Myspace della band c'è sempre Monochromatic in ascolto; presto un secondo brano, Mental Kinbaku Patterns.
Sul blog della band sono postati due testi nuovi, Mental Kinbaku Patterns, appunto, e Dark Crystal Vibration.
Se pensate che il kinbaku sia una pietanza orientale tipo il timballo, per carità andate qui. Se invece vi interessano ricette per timballi, allora andate qui.
Gli altri due progetti segnano un po' il passo ma procedono.
Non resisto e butto lì un paio di indizi.
Progetto n°1: guardate chi suona oggi al Bottom Lounge di Chicago.
Progetto n°2: sapete cos'è la micromusica?
Poi, sto leggendo una sceneggiatura super segretissima di The Machine Barone (sì, bro, a quest'ora la leggo! E quando sennò???) per la quale, solo Visnhu sa perché, ho individuato come colonna sonora ideale i Red Sparowes.
Poi, mi sto preparando al TagoFest 5,
che si svolgerà dal 3 al 5 luglio a Massa. L'elenco di gruppi che suonano è commovente e ve lo posto per intero:
A Spirale
Be Maledetto Now!
Blake/e/e/e
Bread Pitt
Cani Sciorrì
Cavallo Wanislavskji
Comaneci
Daniele Brusaschetto
D.U.N.E.
Drink to Me
Gazebo Penguins
Larva & Trashsound
Lebowski
Lendormin + Sarah Dietrich + Tiziana Lo Conte
Lleroy
Marnero
Meerkat
MGZ
NEO
Nicker Hill Orchestra
Nufenen
Quasiviri
Scum from the Sun
She Said What?!
Squarcicatrici
Squartet
The Hutchinson
Trouble vs Glue
Wora Wora Washington
X-Marillas
Xtravagance Core
Poi?
6.06.2009
Ephel Duath and Earache Records part ways
And here's the comment that Davide posted on the ED Myspace blog.
I agree with Davide on this.
ADDENDUM
Davide have been interviewed by Lambogoat about this. You can find the interview here.
Even if I can't be part of this anymore (that makes me sad, but life is often sad), I'm sure the new, long awaited tide has finally come in your life my friend. And it will take you as high as the sky. You finally found the exit from that opaque, filthy case, don't you think?
Ephel Duath Myspace will give you updates whenever there are.
For those who are interested in new Davide Tiso's projects, please refer to the Karyn Crisis band Myspace and/or to the Davide Tiso Music Myspace.
For those interested in my musical projects too, please follow this blog, Fringe Self Myspace and the Fringe Self blog.
Quando giochi a poker non parlare di poker
Ce lo spiega Tommy Angelo nel suo blog, con la solita verve e la solita ironia.
Ecco come si parla a poker.
Ichi
[Come non l'avete visto???]
Ieri sera sono andato al circolo Arci Kroen di Villafranca (VR). Oltre alla prestigiosa apertura estiva del forno pizze, la serata è stata allietata da due concerti. The Hand è un duo inglese, formato da Rachel Dadd e Wig Smith: folk inglese tradizionale, ma anche atmosfere orientali. Purtroppo sono arrivato tardi e ho visto solo due pezzi.
Il secondo performer era il musicista/rumorista giapponese Ichi, che, come spesso capita con gli artisti provenienti dal paese del sol levante, ha catalizzato l'attenzione di tutti con un riuscito mix di trovate originali (melodie tradizionali mixate con basi jazz), autoironia (vedi video) e cultura antica. Ichi è un artista di Nagoya. Come spiega il suo nome d'arte ("ichi" significa "uno"), si tratta di un progetto one man band, che a tratti ricorda le sperimentazioni rumoristiche dei Boredoms, ma altre volte sconfina in emozionanti litanie rituali che ricordano certe produzioni Real World, come Voices from the Distant Steppe di Shu-De, lasciando intendere che, anche se di Nagoya (città del sud del Giappone), Ichi non è insensibile alle controverse derive della cultura Ainu in Giappone.
Perché controverse? È una storia lunga, ma qui ve la spiegano in breve.
Comunque, ecco come si presenta sul palco Ichi.
6.05.2009
Tre consigli di lettura
Il primo è Pastoralia, una raccolta di racconti di George Saunders. Il racconto omonimo, che apre il volume, è una delle cose più originali che abbia letto negli ultimi anni, e il resto del libro si mantiene sullo stesso livello. Storie bizzarre ed eccentriche, un incredibile virtuosismo nei dialoghi, una sensibilità particolare per l'interiorità dei personaggi. E poi l'incipit:
Ammettiamolo, non sto mica tanto bene. Non è che me la passo proprio male. Non è che avrei di che lamentarmi, e ammesso che ce l'avessi non è che effettivamente aprirei bocca. No. Questo perché Penso Positivo/Parlo Positivo. Sto a cuccia e aspetto che s'affacci qualcuno. Anche se sono passati tredici giorni dall'ultima volta che s'è affacciato qualcuno e Janet si esprime continuamente a parole, ecco perché mi sento, capito come, un po' a disagio.
Questo è quello che io chiamo un incipit incisivo e destabilizzante, leggi: efficace.
Poi c'è Danil Charms, qui curato e tradotto da Paolo Nori, con i suoi Disastri.
Non trovo onesto tentare di recensire questo libro. Mi viene in mente solo il commento di Umberto Eco alla raccolta di aforismi Pensieri Spettinati di Stanislaw Lec: "Un libro di cui qualsiasi persona civile e pensosa dovrebbe leggere almeno tre o quattro righe ogni sera prima di prendere sonno".
Ecco, lo stesso per me vale per Disastri di Charms.
L'ultimo libro è un romanzo, ma alquanto sui generis.
L'autore è Frédéric Beigbeder, il titolo Lire 26.900.
Il romanzo è del 2000 e ha causato il licenziamento di Beigbeder dal suo ruolo di copywriter in una grande agenzia pubblicitaria, pur dandogli la celebrità letteraria.
Il libro ha due difetti evidenti:
- Beigbeder ci gode un po' troppo a sputare nel piatto dove ha mangiato per anni (come dice lui: "Non mi piace parlare bene di me, preferisco parlare male degli altri");
- a tratti Beigbeder vuole fare lo Houellebecq, ma il suo narcisismo gli impedisce di arrivare alle punte di disperazione dell'autore di Piattaforma.
Ciononostante, Lire 26.900 è un libro provocatorio, pessimista e divertente come pochi. L'ho divorato.
Lo consiglio comunque solo a chi ama da morire Houellebecq e Kelman.
5.28.2009
FRINGE SELF - first song available
Su Myspace è disponibile la demo version della nostra prima song, Monochromatic.
Ogni feedback è ben accetto!
Prossimamente news anche sugli altri (due!) progetti musicali che ho in cantiere.
Stay tuned!
4.21.2009
Nessuno mi può giudicare... Reprise
Sky si adegua alle pressanti richieste del PDL e cancella la replica di Shooting Silvio.
La ragione ufficiale è che "non era opportuno mandarlo in onda in questi momenti delicati dopo il terremoto in Abruzzo".
Ampio spazio invece alla finale del Grande Fratello, che merita l'attenzione di tutti i media e di tutte le nostre menti, nell'attesa della sacra venuta di un controllo immanente globale, che finalmente ci esoneri del tutto dal gravoso utilizzo della materia grigia.
Intanto domenica è morto Ballard, giusto per completare il weekend di tristi notizie.
Addio James, ti salutiamo dal nostro buco di merda.
4.14.2009
Nessuno mi può giudicare...
Ieri sera Sky ha messo in onda Shooting Silvio, di cui vi dissi qualche tempo fa, interessante opera prima di Berardo Carboni che, alla stregua dell'acclamato Death of A President di Gabriel Range, mette in scena un attentato (riuscito) al premier.
Oggi, un po' su tutti i giornali - qui Repubblica - ,il PDL grida allo scandalo e incita alla censura cinematografica.
Alè!
4.03.2009
Silent Amniotic Conveyance
awakening
surrounded by alkaline uncanny vortexes
pursuing them through paradoxical revolutions
on the viscous surface of the iris
warm lax sinusoidal filaments
integrated in a serialized violence display system
no logic in the void
as a liquid detector emerged
from the mental flux electrical ocean
recalling our deaths
a descent
a broad black recess
deeper than the universe itself
calibrating the residual matrix
of this sleepless epiphany
as warping a thin layer of something
pulsing leftovers of skin
horizon flowing in inland vibration
for us designed
between the timeless spiral of a blankness
and a shapeless hereafter imprint
entropic construction of living and lived
the restraining axiom
Fringe Self
La band per ora si chiama Fringe Self.
I punti di riferimento sono Meshuggah, poliritmia e Meshuggah.
Ho detto Meshuggah?
La line-up è completata: due chitarre, basso, batteria, più il vostro ai gargarismi.
I pezzi pronti sono 6. Siamo già in registrazione.
Tracklist
Bodycide
Silent Amniotic Conveyance
Monochrome
Time Is Born In The Eyes
Frangar Non Flectar
Dark Crystal Vibration
Prossimamente i testi e la pagina Myspace della band.
4.01.2009
Pesce d'Aprile - Tartakovsky omaggia L'era dei Titani di Adriano Barone!
dal blog di Adriano Barone
L'Era dei Titani è indubbiamente l'opera più influente della storia del fumetto italiano. Prima ancora di uscire, infatti, è stato omaggiato dal grande Genndy Tartakovsky, autore delle Super Chicche e di Samurai Jack (e del cartone delle Clone Wars), con la sua nuova opera: Sym-Bionic Titan. Come vedete, l'omaggio parte sin dal titolo!
Potete saperne di più qui e qui.
3.26.2009
cross-breeding
the harrowing flows
inconvenient as a sudden
wind blow
never know
how to capitulate
a compelling, cogent
resolve
the sparser the time
the broader the wonder
razing drama to the ground
shrink back against the wall, remain eyeless
motionless, as it brooding transfix your imagination
3.25.2009
another day
nothing i burned
a thin black line
i did not recognize
the scent of the night
the ancient sound
it's just another day
nothing more to lose
than time
3.24.2009
curtness
e un formaggio
un succo
un'anima senza colore
che sdilinquisce
nell'odore
di piombo fuso
lungo gli arti tesi
un anno
una vita
stesi qui come panni
siamo noi
sono gli anni
3.11.2009
Endings and beginnings
Please read ED latest blog to see what happened and what the future carries.
With ED virtually in stand by, I will be starting new projects soon.
I will keep you up to date about them.
For now, hope you all would join me in giving Davide a warm hug and wishing the best for his new US life and his new project with the Karyn Crisis band.
3.05.2009
gone again
il mistico legame che ci vuole lontani,
pegno di empatia silenziosa.
Le tue partenze sono i più bei ricordi che ho di te.
E vorrei tanto questo fosse un paradosso,
lo vorrei con tutto il cuore,
ma forse non lo è.
3.03.2009
OK, stavolta torno davvero
torno a infestare il mio blog di me stesso.
Non che non mi faccia i cazzi miei anche sul mio blog,
ci mancherebbe, è che i cazzi propri portati avanti senza alcuna
ostentazione telematica mi sembrano decisamente più seri
dei cazzi sbandierati ai quattro venti internettiani, blog, facebook, twitter e qualsiasi chemminchia.stica vogliate. A questo punto, è sottinteso che mi tocca creare una nuova categoria omonima, atto sorprendentemente in contraddizione con i motivi della mia assenza dal blog. Ma queste contorsioni mentali non mi spaventano più di tanto: considerando che ho ricominciato a comprare la Settimana Enigmistica e che mi sono fatto in vena di serie tv come mai nella mia vita, è il minimo che mi possa toccare. Per la cronaca, dal delirio visivo escono vincitrici Dexter (che è già una serissima e consapevole dipendenza) e Lie To Me, serie nuova di zecca con protagonista Tim Roth, e ho detto tutto.
Altri serial recensiti a lampo:
The Mentalist - carino, ma stufa in fretta
Lost - tira sempre, bravi sceneggiatori!
Fringe - sempre roba di J.J. Abrams; prima stagione deboluccia, rimandato
Forbidden Science - stiamo scherzando vero? E poi non è (quasi) uguale a Dollhouse???
Dollhouse - vedi Forbidden Science
The 4400 - du palle già solo il pilota...
Heroes - qualcuno fermi quell'idiota di Tim Kring!
Battlestar Galactica - ho comprato il gioco da tavolo; quando la serie finisce potrei prendere in considerazione l'eroina.
Dr. House - ormai un classico, ma se House non s'infioppa la Cuddy a breve potrei avermene a male.
2.13.2009
1.26.2009
1.08.2009
Ephel Duath Rock Sound UK feature + brand new Merch
dawn meadow
in the silky wool of gloom.
River runs dry,
and overwhelms me
slanting towards an untold sickness.
Nothing is sacred
when a warped mind's in bloom.
Sunder the prey,
soon end will seize thee
who shed on me this veil of blankness.
It's out of hand now,
tribal pourings damp the wound.
Moulding the clay
into the shape of a collapsing
drown ocean.
1.07.2009
from a deep breakdown
to sever the umbilical
chord vibrating
in the gordian plot
of this miserable, despicable
exercise of style.
A waste land
of inner wearing
makes me shiver
in the sleepless
ravening.
The minimal match
is the key
to any feeling,
to any breeding.
A long walk in the cold night,
wind filming the eyes with resentment.