6.28.2009

Nine Inch Nails + Korn + Mars Volta @ Milan 26.06.09



Mi son fatto un po' trascinare (ormai sono allergico ai grandi eventi live) ma alla fine sono andato a vedere questo mini-festival, se non altro perché trattavasi dell'ultimo tour dei Nine Inch Nails, almeno per un po'.
Ovviamente, siamo arrivati per i Mars Volta, visto che Killswitch Engaged hanno cancellato il tour europeo, Duff Mckagan mi fa solo tanta tenerezza e Super Elastic Bubble Plastic...

Impeccabili i Mars Volta, peccato però vederli in action alle 6 del pomeriggio, in piena luce. Per non parlare dalle secchiate d'acqua che improvvisamente sono cadute sull'Idroscalo e su Milano, esattamente lungo tutto lo show dei Mars Volta. I due capelloni ex-At The Drive non lesinano virtuosismi, ma sinceramente, tra la pioggia e la coda per la birra, non posso dire di aver seguito il concerto con totale attenzione. Diciamo che andrò ad ascoltarmi il nuovissimo Octahedron e me li rivedrò con calma un'altra volta. Nota di merito per Thomas Pridgen, il nuovo batterista inserito verso la fine del 2007, davvero notevole. Mi ha ricordato, sia per fisionomia che per tecnica e tocco, il mitico Will Calhoun dei Living Colour (che tra l'altro hanno un [imperdibile!] nuovo album in uscita il 15 settembre, dopo ben 6 anni di silenzio.

I Korn, ormai orfani di Head, hanno tenuto un bel palco, con un Johnathan Davis tornato in splendida forma. Impressionante il sostituto temporaneo di David Silveria alla batteria, Ray Luzier, batterista a dir poco stratosferico! Forse è addirittura troppo per i Korn, certo che se lo inserissero in line-up definitivamente e partecipasse alla stesura dei pezzi del prossimo album...

Che dire dei Nine Inch Nails?
Più che una band, un culto!
Show di luci davvero spettacolare (visto che è l'ultimo tour europeo non devono aver badato a spese) e band più in forma che mai. Soprattutto Robin Finck (ex chitarrista anche dei Guns'n'Roses) ha fatto un'ottima impressione, sia per un incredibile suono di chitarra gommoso e tagliente sia per una performance super coinvolgente.
In scaletta tutto il meglio della storia dei NIN, da Mr. Self Destruct a Head Like A Hole, da Suck a The Fragile, dalla sempre convulsa March Of The Pigs (mio pezzo preferito dei NIN) alla classica chiusura concerto con la cover di Hurt di Johnny Cash.
In realtà, i NIN suoneranno ancora in Italia, precisamente il 22 luglio all'Ippodromo delle Capannelle di Roma. Io ci penserò, ma chi non è venuto a Milano non se li può certo perdere!

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