1.19.2008

gioco di pazienza

Il sole mi calza a pennello, perso
in un mondo che non conosco.
Un nastro registra il rumore
del mio respiro…
un piano scordato, un'eclisse lenta.

Coltivare amarezza per non morire solo:
isteria iniettata nell'essere,
l'inganno è farci credere che ne esista uno.
Sentiero senza senso, lecco l'acido
che gocciola dall'iride del tempo.

Incominciamo a illudere ogni specchio
di poter riflettere sé stesso;
all'inizio è divertente.
Vien voglia di rimproverare il tempo,
ma non c'è più tempo.

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