5.12.2010

Sofia World Championship: vince Anand


E così Anand ha sconfitto Topalov e anche il vulcano islandese Eyjafjallajökull che lo ha obbligato a un viaggio da incubo: 40 ore di furgone da Francoforte a Sofia, Bulgaria (città natale di Topalov). Anand chiede di posporre l'inizio del match di 3 giorni, ma la sua richiesta è rifiutata, gli vengono concesse solo 24 ore. Non sorprende che nella prima partita Anand non giochi al meglio delle sue possibilità, e perda rapidamente difendendo una Grunfeld con il Nero.
Ma l'indiano non si dà per vinto, e nella 2° partita riequilibra subito il match, con una convincente vittoria in una partita Catalana.
Dopo una patta alla terza, è ancora Catalana nella 4° e Anand vince ancora. Il match sembra essere già finito. Stavolta è Topalov a ribaltare l'inerzia del match: non riesce a vincere la 5° col Bianco, ma ottiene due patte col Nero nella 6° e nella 7°, per poi vincere col Bianco nell'8°, giocando con tenacia e determinazione ammirevoli un finale con un pedone in più ma con gli alfieri di colore contrario che tutti davano per facilmente patto; alla fine Anand commette un errore e Topa riesce a ottenere il punto: 4-4, di nuovo in parità, match bellissimo.
Seguono altre tre patte e si va all'ultima del match con l'inerzia tutta per Topalov: è lui a giocare col Bianco, è più giovane di Anand di 5 anni quindi dovrebbe avere una migliore resistenza alla fatica del match, non ha fatto 40 ore di viaggio in furgone per raggiungere Sofia... Invece, succede l'incredibile.
Per prima cosa Anand sorprende Topalov giocando per la prima volta nel match il Gambetto di Donna rifiutato, variante Lasker (la più solida fra le opzioni solide).
Alla 16°, Anand sceglie una via poco battuta (16...Nf6) ed è subito evidente che per Topalov la preparazione casalinga è finita ed è arrivato il momento di scegliere il piano per il mediogioco. Topalov sceglie di cedere l'Alfiere campochiaro per lasciare al Nero un pedone debole isolato in c5. Tuttavia, come si vedrà più avanti, questo pedone non corre mai richi reali, perché il Nero riesce a organizzare i pezzi in modo molto armonico e a creare un eccellente controgioco sul Re avversario.
A questo punto, il Bianco è costretto a spendere qualche mossa per consolidare la situazione del proprio Re ed evitare tatticismi sulla prima traversa e sulla colonna d. Con 25. ...Ba6 Anand offre una "patta silenziosa", ma Topalov evita la ripetizione e continua a giocare, trovando una buona casa per il proprio Cavallo in c4.
Ma la pressione dell'Alfiere nero sulla grande diagonale è forte... Proprio questo tema viene sottovalutato da Topalov, che per prevenire la spinta in e4 del Nero, decide di giocare lui stesso e4. La rottura della catena di pedoni centrali del Bianco da parte di Anand ha dunque inizio, con le semplici spinte 30...f5 e 31...e4.
Topalov, incredibilmente, sceglie di prendere due volte in f5 ed e4 - come se non bastasse spendendo pochissimo tempo su entrambe le mosse - finendo sotto un fortissimo attacco della batteria nera Donna-Torre-Alfiere.
La partita sembrava già conclusa (Anand stesso ha ammesso in conferenza stampa che non riusciva a trovare alcuna difesa per il Bianco), ma Topa trova alcune notevoli mosse e riesce a prolungare la battaglia.
Tuttavia, per Anand si tratta solo di trovare le mosse migliori in una posizione di netta superiorità e il nostro Campione del Mondo umano dimostra in questo frangente di calcolare bene quanto un computer, come dimostrano le perfette 34...Qe8!!, 41...Kh7! e 48. ...c4!. Alla 56° Topalov è costretto all'abbandono e il punteggio finale del match è dunque 6,5:5,5 per Anand.
Anand ha definito questo match "il più duro che abbia mai giocato".

Su Chessbase si può trovare una rassegna stampa molto completa sulla vittoria di Anand, con link e video molto interessanti.


Sempre su Chessbase, anche l'analisi della 12° partita a cura del GM Giri.