5.04.2008

Veneto Verona Violenza

Sono molto scosso dalle notizie provenienti dalla mia città.
Constato, con assoluta tristezza, che non è cambiato nulla, rispetto a 15 anni fa.
Avrete seguito tutti la vicenda del giovane veronese pestato selvaggiamente e ora in fin di vita, da parte di un gruppo di giovanissimi veronesi, simpatizzanti di estrema destra.
Ieri la notizia che un ultrà neofascista dell'Hellas Verona si è costituito alle forze dell'ordine per il pestaggio di Nicola Tommasoli. Catturati oggi altri due ragazzi del gruppo, entrambi di Illasi, paesino dell'est veronese confinante con Colognola ai Colli, il mio paese originario.
La zone è tristemente nota alle cronache anche per la vicenda di Pietro Maso (Montecchia di Crosara è poco lontano).

Gli aggressori del ragazzo veronese in fin di vita si sono tutti dichiarati appartenenti al Veneto Fronte Skinheads. In proposito, vi invito caldamente a visitare il sito del VFS e a leggere i due ultimi, deliranti, comunicati. Già che ci siete, procuratevi anche il documentario di Claudio Lazzaro Nazirock, che apre uno squarcio molto interessante su Forza Nuova e altri movimenti giovanili di estrema destra in Italia.

Ma la cosa che mi fa più tristezza è che questa storia l'ho già vista, anzi, l'ho vissuta. Nel 1994, tornando a casa dopo una sera fuori con amici, mi hanno fermato tre ragazzi, chiaramente skin e ultrà del Verona, e mi hanno chiesto una sigaretta.
Non l'avevo. Uno di loro ha tirato fuori dai jeans una catena.
Ho sempre avuto la parola più veloce delle mani e delle gambe.
Sono in classe con G.T.
Mi sono uscite queste parole. Era vero.
I tre sono rimasti un po' dubbiosi, poi hanno iniziato a farmi domande.
Sapevo dove abitava, li ho convinti. Mi hanno lasciato in pace, per paura di "ripercussioni" da parte di uno più "duro" di loro.
Avevo diciotto anni e mi sembrava tutto piuttosto normale, perché questo era lo spirito con cui un giovane viveva a Verona negli anni '90.
Evidentemente, è così anche oggi.
Mi piacerebbe essere capace di un'analisi più distaccata, più specifica, ma sono solo pieno di tristezza e di rabbia per come la mia città viene infangata da episodi come questi.

7 commenti:

  1. Commento per evitare di "appesantire" il blog con altri post sull'argomento.
    Sono ulteriormente schifato dalle varie strumentalizzazioni che si stanno facendo della morte di Tommasoli da parte di vari movimenti più o meno politici.
    Non mi è piaciuto nemmeno vedere volantini della Sinistra Arcobaleno ieri sera, in centro, alla manifestazione per ricordare Nicola.
    Mi trovo invece (devo preoccuparmi?) a condividere, almeno in parte, le affermazioni di Fini a Porta a porta.

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  2. Ha detto che, rispetto all'episodio di Verona, sono molto più gravi le contestazioni dei giorni scorsi della sinistra radicale contro la Fiera del libro di Torino (durante le quali sono state bruciate alcune bandiere israeliane). "L'aggressione dei naziskin veronesi e la violenza dei centri sociali torinesi - ha spiegato Fini - sono due fenomeni che non possono essere paragonati". Mentre dietro l'aggressione di Verona non c'è alcun "riferimento ideologico", a Torino le frange della sinistra radicale "cercano in qualche modo di giustificare con la politica antisionista" un autentico antisemitismo, veri e propri "pregiudizi di tipo politico-religioso". Su questo, sottolinea Fini, "c'è un consenso non dico di massa, ma una posizione politicamente considerata legittima da una parte della sinistra radicale".
    E io sono d'accordo.
    Questo non significa che io ami o sostenga Israele, anzi, ma mi sono proprio rotto i coglioni delle strumentalizzazioni politiche o ideoligiche, di ogni tipo.

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  3. Chiaro.
    Non so se avevi letto l'intervento di Evangelisti su Carmilla relativo all'argomento:
    http://www.carmillaonline.com/archives/2008/05/002629.html#002629

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  4. No, non l'avevo ancora notato, ma mi associo all'invito a leggerlo. Si tratta di una riflessione molto utile. Evangelisti (anche grazie al suo background di storico) è sempre molto lucido, lo invidio.

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  5. grazie per quello che hai scritto da me.
    però ritengo che anche tacciare di antisemitismo qualsiasi commento a sfavore di israele sia una strumentalizzazione politica o ideologica.
    e che il signor fini metta a confronto le contestazioni di torino ed un trentenne ammazzato mi fa un po' cattivo gusto

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  6. Grazie a te che a tua volta hai scritto qui. Come hai visto, ho voluto stemperare il mio commento su Fini e le sue parole segnalando l'intervento di Evangelisti su Carmilla.
    Ammetto anche di aver scritto un po' d'impulso, prima di esaminare a fondo i fatti. Ora che l'ho fatto, resto comunque convinto che bruciare le bandiere d'Israele in piazza non sia la risposta giusta.
    Ancor meno giusto è collegare in automatico quegli atti con quello che è successo a Verona. Ma se lo si fa in maniera critica, sviluppando un pensiero che tocchi i temi dell'estremismo, sia di destra che di sinistra, e delle relative "strategie di violenza", ecco, allora il discorso mi interessa ed è secondo me pertinente, per quanto fastidioso possa risultare.

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